.)I 276 questo si sfasciava e, ciò ch'è peggio, anche il giornale cessava le pubblicazioni. , . . Si stava per ripiombare nel caos? ... Siamo nellt 89. Milano ripubblica il giornale, dapprin1a saltuariamente, in seguito mensilmente; lo rende obbliga- . torio ai proprii soci_e si mantiene in relazione con Torino, Bologna ed Intra, le sole ,città dove le è dato tenersi in ,corrispondenza. Richiamando dal cessato Comitato federale di Torino l'ìncartamento, vagheggia la ricostituzione della Federazio- ' ne. A mezzo il giornale e apposita cir,colare, tenta rinvigorire nelle Associazioni murarie d'Italia lo spirito federale: mà, ohimè ! i conati nobilissirni vanno a vuoto. · Passano tre anni. Milano,. che non ha mai perduto di vista l'obiettivo principe del proprio lavoro, coglie al balzo ~ diremo così - la convocazione del 1° Congresso del Partito Operaio in Genova · (1892); spedisce il 21 luglio inviti alle Associazioni .murarie italiane, perchè prendano parte all'irpporJ,ante radunata, e incarica il compagno Silvio Cattaneo, delegato al Congresso, d'interpellare i rappresentanti_ sulle condizioni dell'organizzazione edile nei varii paesi. · Nel settembre 1893 il Congresso socialista si raduna a Reggio Emilia. È noto: allora le Associazioni operaie erano is,critte al Partito, e la Società muratori di l\f il~no figurava non oerto fra le ultime. Come già l'anno prima a Genova, invitava le Associazioni murarie a Reggio e al proprio rappresentante affidava il geloso incari 1 co di radunare a parte i delegati convenuti, onde discutere in merito alla possibilità di ricostruire l~ Federazione muraria italiana. , Si trovarono ,colà adunati in separato convegno: . Cattaneo Silvio per Milano, Lanfranchi e Garibotti per Crem·ona, Bianchi Giuseppe per Pavia, Pesotti e Mazzarini per Guastalla, Cerbini F. per Novellara (EmiJiia), T.agliarini C. ' per Reggio Emilia e l'ing. Pavoglio per Bergamo. La Società muratori di Torino, unitamente ad altre, aderiva con lettera. La causa per ,cui tanti sforzi non ·avessero fino allora approdato all1agognata riva veniva messa nella sua vera luce: si era semplicemente perchè.... l'organizzazione autentica mancava; con tutto l'omaggio dovuto al nobile intento del mutuo, non è in esso che si formano tempre battagli,ere; non è coll'assicurare un soccorso nei casi di malattia che I 'operaio .sente l'ardire di guardare a tu per tu il capitalista e chiedergli un po' più di pane. Tanto più, poi, che le, Società mutue di quei tempi - giova affermarlo recisamente - erano tutte sotto l~ paterna tutela di capitalisti, i quali, çon 1.1'1e1siffua so~µ.tu t\11~1.l~le(o ma~.ari unµ volt~ tanto), • Biblioteca Gino Bianco ,I
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