' ~ 210' [01·0 111.oclc.sleod aspl'o I nza ulilissinio lavoro venne ripreso du. alll'i socialisti, iunili e ignorali carne lol'o e che alla loro uoltu s.conij)a1·iranno, cli se lasciando il l'icol'clo cli un gio1·no. Quanti co,npagni e quanta parte cli Sociulisnio 1·c.-,lano e <~ I a I i u ll o s te s s o [J a,. ti t o 1 Convin Li c 11 e cl a i bre u i nee, ·_o logi uscir eù be la le 111 ~ r t 111c::,se cli virtù, cli ese,npi, cl'inscgncunenli da l'enclere più an1ulo e stinialo il nostro J>artilo, vorre1nn20 ricordarli tulli, no,ne per non1e, i nosil'i poveri n1orli. 11 lt ual,ne nle non ne ab bi a,no i ,nez z i. O u es t o in te n .so de - . ~ siL{erio non potrà essel'e .~ocldisfallo clte il giorno in cui i e o, H /Hl g n. i - cl alle vie i Il Q c o ,ne cl alle lo nlane e on lrude - vor1·a1u1.o averé con noi cloniesticltez.:a cli collaboraziolle se 11 za discontinuità. Vada, inlanlo, il palpito del nostro cuore sulle fosse cli lulii i socialisti;· e dalle acque e dall'aria cu;colfia,no le rtntentbran::c cli quanti non ebbero sepollllra. Jlfai co,ne accanto alla ,norie .~i sente la potenza e [re lJelle:za della 'vita. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • .Ah! foss'egli (Jui, C{IOVANNI JAUltÈS, n rj,confort.ar,ci j u q 11 est' or a, a ras si,cnr ar•c i , a tra sfo n dc re j n no i lD su n grande fede op-erosa, col suo ]argo p,eriodo son'ante, vibrant-c (~ou1e il suo cuore; con quelle in1.agini. plastiche, che rendevano accessibjli le concezioni più alle alle n1,enti. più s-err1phci, ,e i p-cnsieri rnu t il i e cozzanti, che generano i dissensi nelle pi,c-cule anin1e, elevavano -e. ,conternperavano in superjore llDifà ! . l\1a, se a_,ciascuno di ·noi n1ancano le ali per quei _voli s1tbliu1i, ben p,0Li·,c1nofoggiar]e intrecciando ciascuno l.a sun pnnna nell'ala ,con1une· del Pal'li to. A,c,cingian1oci -n quest'opcT1a, o co1u'1/agn i ! Troviamo nella cl'esccnte devozione n l ParLito, all'Jdea, nello· s,pirito di. sacrifi.cio e di unione, le energie ,che, n1ancano .a ognnno di noi singolarn1entc. Gjovanni J aur.ès non rivivrà in un individùo. Q-ucsti st.arnpi, spezzati, non si ricostituis,cono. Ma può rivivere .in una massa - se noi tutti lo vogliamo· - e se ]a n1asf;a n1ilitante sa el,cvarsi e rjvivere in lui. Allora non sarà v1ana la com.mernorazione dei morti, nè vano strepito il grido conclusivo del nostro rito: v;va ;i Socialismo! FILIPPO Tun.\TI. BibliotecaGino Bianco
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