Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- !)li. - surrezione, si è creato nella campagna russ.a uno spirito di proprietà privata che ostacola enormemente la marcia della economia verso il socialismo. Più lo Stato grava la mano sul contadino per procurarsi i f@ndi con cui alimentare l'industrializzazione, e meno il contadino produce. Il tentativo di collettivizzazione della campagna si è urtato contro la resistenza decisa del contadino. La forza, che si è tentato di usare contro il contadino, ha provocato nella campagna una atmosfera che confina con la guerra civile. Il Partito ha dovuto in tutta fretta fare macchina indietro. Nelle fabbriche, la necessità di aumentare la produzione ad un ritmo vertiginoso, e il malcontento e l'indifferenza degli operai che vivono Ìnale, costringono a rinserrare i vincoli della disciplina. La conquista fondamentale del socialismo: la partecipazione diretta dell'operaio alla produzione, è liquidata. La gestione nella fabbrica è affidata esclusivamente alla direzione tecnica; ogni partecipazione del consiglio di fabbrica è stata, per decreto, eliminata. L'operaio non è più che un salariato; il salario, invece che da] padrone borghese gli è-pagato dallo Stato socialista. Il Partito è l'organismo che concentra in sè tutta la vita del paese. Dovendo. procedere tra tante difficoltà, la .sua dittatura si fa sempre più aspra. Dittatura su tutti gli or.ganismi e su tutto il paese, dittatura all'interno del Partito. L'unanimità è diventata il regime interno del Partito. Ogni divergenza d'idee viene subito qualificata di manifestazione controrivoluzionaria, e spietatamente Fepressa. Il Partito, regolatore supremo, dominatore supremo, viene divinizzato. Non più il Partito serve alle masse, ma le masse servono il Partito.

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