Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 9-1 - operai stavano male. Le speranze di una rivoluzione europea erano oramai deluse. La rivolta dei marinai di Kronstadt (1921) era il segnale d'allarme dei 4Pericoli che la rivoluzione correva. Il partito smobilita il « comunismo di guerra », ed apre la via al nuovo. periodo della Nep, ristabilisce cioè entro determinati limiti controllati dallo Stato socialista, l'industria privata e il mercato libero, al fine di ridare respiro alla vita economica del paese, e di ricostituire l'apparato produttivo. La Nep dava rapidamente quanto le si chiedeva. Il nuovo corso economico doveva necessariamente accompagnarsi con una revisione del regime politico. Una serie di scioperi scoppiati nelle fabbriche nel 1923, nei quali l'organizzazione comuni'sta era completamente is·sente, ammoniva che il partito perdeva il contatto con le Il!asse. Il problema di una democratizzazione del partito e dei soviet (specialmente dei soviet rurali) si poneva. L'Ufficio Politico del Partito era diviso su questa questione: le lotte cii fl:aziçme incominciarono. E si fecero più serrate attorno ad un'altra questione fondamentale che sorgeva nello stesso periodo. La ricostituzione dell'apparato produttivo, a mezzo della Nep, era realizzata. Si trattava di passare alla costruzione socialista. Con quale ritmo. secondo quali direttive? La morte di Lenin, inserendo tra queste questioni anche il problema politico della succe~sione, porto' le lotte ad un grado estremo di acutezza. Da ora in poi, tutti i problemi sara·nno de- . formati dalle necessità della lotta di frazione. D'altra parte, il partito non era più quello degli anni eroici. La guerra civile lo aveva decimato dei suoi migliori elementi. AltFi erano assoi;bit-i dalle necessità della- gestione. eeonomiea. Infme, in una certa misura, la cor11uzione politica inevitabile per ogni partito al 'potere. La. sua capacità politica. era

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