- 72L'irritazione delle << gerarchie » fasci~te per questo stato di cose diventava furore. Bisognava finirla con la resistenza parmense, altrimenti avrebbe finito essa coll'insegnare qualche cosa alle altre provincie, doveuna predicazione più... « saggia » aveva convinto il proletariato ch'era meglio farsi massacrare senza rispondere. Un consiglio di « consoli » fu tenuto nel luglio del '22 a Milano, dietr? iniziativa e sotto la presidenza di Mussolini. Vi partectpavano Arrivabene, Balbo, Barbiellini, Farinacci e Moschini. Esaminato a fondo il « caso di Parma », venne deciso un attacco in forze.. ' · Subito dopo, i sanguinosi conflitti domenicali, gli agguati e le aggressioni notturne, i saccheggi delle Cooperative, diventano più numerosi; ma per l'operazione in grande stile, i fascisti aspettano ancora l'occasione propizia. Frattanto si sfogano in improperi e in minaccie. Il giornale fascista parmense La Fiamma se la prende in particolar modo contro le popolane, perchè sono ancora più fieramente antifasciste degli uomini. Le giovani operaie vengono definite, con cavalIeria-tutt'affatto fascista, << vecchie sgualdrine a sedici anni», e le madri « consumatissime ruffiane.». Evidentemente i redattori della Fiamma credevano di parlare delle loro sorelle e delle loro mamme ... Il giornale fascista non tace i propositi di spedizione punitiva su vasta scala: << Passeremo nelf'Oltretorrente come rullo compressore. Non intenderemo pietà. N<>npotremo risparmiare i vecchi, nè le donne, nè i bimbi. Perchè bisognerà vincere, stravincere, una volta per sempre ». Se Attila avesse fatto dei manifesti, non avrebbe parlato un linguaggio diverso. II. Ma fin qui si tratta di scaramuccie e di parole. Lo sciopero generale «_ legalitario » dell'Alleanza del La-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==