Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- .218 - » La terra non fu ùata eia Dio al tnlc o Lal allro signore, ma fu lasciata a disposizione-cli lulli gli 0 seri umani. » Sia restituita a Lalf' uso, come ogni altro mezzo di laYoro. » E questa si.a la leg3·e 1rn0Ya. » Dunque p,·ima di lulLo si farà una ll'gg<' che rnetle1·à in proprietà collellira (cioè di tulti) i terrC'ni, le miniere. le case, le frihbriche. le rnacchinf', le ferroYie. Jp banche. (•cc., che ora sono nelle mani cli pochi privati. » Poi diremo: ora non ci sono pi ìt nè padroni. rn:. srni. T0rrr, fabbricbc cd ogni rosa fournrno un unico paLrirnoni o indivisibile. L'amministrazione sarà noni inala Lla tutti nell"interesse di tulli. In un comune siamo noi cinquemila pe1·- sonr·? Siamo cinquemila soci, e qur:;te tcnr-, qm:ste fabhril'IH', ccc .. fo1·mrr,urno la nostra propricià rollell iYa, il nostro capil·alr ~oriale. » F:ssf'r soci insi0rn1' , uol dire aYer tutLi ugual dovere P ug,ual di,·itto: il doYerc di laYora1·e secondo ia nosLra capacità. il clil'illo di ricaYnvne un suffìcienlc ~rn1dagno in proporzione drlrnl ile che a,-remo porlato alla società. Uhi è in g-rado di lay01·are e non lo fa. non mangi. Aboliremo i laYori inulili, ci senìremo dapperlulLo di nrnc:chine, mcf I eremo a frutto con buoni direttori lecnici le scoperte della scienza: e cosi', fra tutti ,la fatica diverrà brn minore e potranno bastare cinque o S('i ore al giorno. TntanLo la quantità di pane, di carne. di vino, di libl"i, di onesti diYertim('nti, rl.iYenterà sempre più gran<Ie e cosi' anmPnterà la ricchezza Gliciascuno. » _\i fanciulli daremo la neceRsaria istruzione ('cl ai vecchi il meritato 1·ipo;;o; ai mala! i l"a,;sislrnza amorosa, e Lull i a,Tanno la sicurez::6a ùell'assislPuza, un discreto bcnesserr, l'istruzione dPlla mente f' ramore dell'uno coll'altro. ch"è il rnaggiOl' bPnP. » Vi par difficile che il comune po:-,;::;aprov--;·cdere a tutti i laYori, a tulla l'arnminisLrazione, alle paghe per tutti? » Non è necessario che il comun~ pro,1veda a tullo; puo' affidare direi lanwnte le cose alle a--~ociazioni che faremo ira nni laYoratori. •

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