Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

' - 210 - oggi un giornale con molte migliaia di copie di tiratura, diffuso in tutti i paesi del mondo ove esiste un'emigrazione italiana. Politicamente, gli atti principali del Partito all'estero sono stati, anzitutto', il manifesto per l'unità proletaria, diretto al Partito Comunista, al Partito Unitario, al Partito Repubblicano e ai Gruppi Anàrchici. Il manifesto chiedeva a questi gruppi di accordarsi per « alla dittatura fascista, espressione politica della più spietata qominazione capitalistica, opporre il programma della Repubblica Socialista sotto il libero controllo delle libere organizzazioni proletarie italiane, per l'avviamento all'opera di completa redenzione morale ed economica deJle classi lavoratrici e del paese tutto intero ». Ma il tentativo non riusci, sopratutto· per la caparbia intolleranza dei comunisti, che a ogni tentativo opposero sempre la· condizione, sia pure larvata: lasciarsi assorbire nel Partito Comunista, o niente. Fu cosi che, il 27 marzo 1927, il Partito Socialista dovette accontentarsi di un'alleanza limitata al partito unitario e al repubblicano, a cui si erano aggiunti la rappresentanza della Confederazione del Lavoro, emigrata all'estero e della Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo. Questa alleanza assunse il nome di Concentrazione d'Azione Antifascista, di cui l'organo, la Libertà, usci per la prima volta il Primo Maggio. L'idea della Concentraz'ione non trovo consenzienti tutn ti gli iscritti, ma attraverso a un referendum, essa venne :finalmente accettata. Il Partito Socialista essendo il solo fortemente organizzato, diede alla Concentrazione una base solida, su cui essa potè poi svilupparsi e lavorare. L'opera della Concentrazione - propaganda all'estero e in Italia, isolamento del regime fascista nel mondo - non diede nei primi tempi nessun motivo a serie lagnanze. L'autonomia dei singoli Partiti vi era rigorosamente

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