Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 200-- di petrolio, le bombe esplodono, ardono i grandi rotoli di carta, le linoty pes e le rotative vengono fracassate. Milano proletariata è vinta. L'Avanti! non ancora. Quindici giorni dopo risorge. Provvisoriamente, anzi, era già risorto il giorno dopo, a Torino. Ma tutta l'Italia proJetaria è vinta. Il 28 ottobre la monarchia e la borghesia, vittoriose, chiamano al potere il capo delle bande del crimine. Il criminale è al potere, livido d'ambizione, assetato di vendetta. Contro l'Avanti! - che gli ricordava il suo primo tradimento - il rimorso, la vergogna forse lo spingevano ancor più dell'ira - le orde scatenate infuriano. E' la polizia, questa volta, che le introduce nei locali del giornale. La polizia, che si presenta in veste di ... difensore, e invece non fa che preparare la strada - sicura da ogni resistenza - ~i vilissimi del littorio. E' un'orgia di distruzioni. Tutte le squadre fasciste convenute a Milano vogliono portar a I loro paese un ricordo del grande Vinto. Pezzi di tavolo, di sedie, di scaffali, pagine di pubblicazioni, pugni di caratteri, sono portati, mostrati come. trofei in tutta Italia. Ma il regime non si sente ancor sicuro. Ha paura dell'estero. E' timido. Cerca la collaborazione. Mira a diventar un comune partito di governo. La disperazione non insegna ancora a Mussolini le estreme audacie. Le estreme audacie della viltà. E l'Avanti! non è morto ancorà. Il 15 novembre esso esce di nuovo. 6. Il 10 giugno 1924 Mussolini fa uccidere - in una crisi di odio e di vendetta - il deputato Giacomo Matteotti. L'Italia, già piegata e schiava, ha uno scatto di ribellione. Il regime fascista vacilla.

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