Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 198 =-- La guerra fin1sce. Senati è in carcere, ma l'Avanti! - modestissimo foglietto - è ancor ben vivo. Ecco il trionfo. 200 mila copie, il proletariato padrone delle strade, bandiera rossa che trionfa ... La vecchia sede milanese di via San Damianò è diventata stretta, insufficente. L'Avanti! diventa padron di casa, di un grande palazzo. Avanti, o popolo, noi siamo in tanti! Viva Serrati, viva l'Avanti! Gli ingenui canti delle folle salgono al bel cielo d'Italia. :Ma gufzzano i lampi e rombano i tuoni della guerra ci, 1ile. Il proletariato non è preparato alla guerra civile. Il suo nemico - che lo ha atteso al varco - lo sa. Ecco le prime bande fasciste. Ne è capo quello stesso uomo sinistro, che s'era venduto sei anni prima all'or francese, che ha tentato poi, con demagogiche promesse, di cattivarsi ancor l'animo delle folle, e che s'è deciso a mettersi di nuovo al soldo di chi pagà bene: ln borghesia, che ha paura. · Un primo saggio della criminalità fascista s'era a...-:1 to il 6 aprile 1919: una banda di arnesi da galera, capitanata da un tal Vecchi, truffatore e ladrò, assale e devasta i locali dell'Avanti! - in un'ora in cui eran deserti. Ma ora la lotta è più atroce e senza quartiere. La paura della borghesia è passata. Essa si vergogna deJla sua paura, e la sua vendetta è spaventosa. Cadono i martiri nostri a centinaia. Ardono le no stre sedi... . Il nemico baldanzoso mira all'Avanti!, mira a Milano ai grandi centri che ancora resistono .alle orde del crimine. Ma la sconfitta, lo scoramento. hanno portato anche Ja scissione nelle file proletarie. I comunisti, appoggia ti da Mosca, menano una campagna forsennata contr

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