195 !:::,,. La borghesia italiana si sviluppa anch'essa. L'Alta Italia s'industrializza. Il socialismo sentimentale dei pionieri ha dato i suoi frutti. Ma nuove esigenze sorgono. La lotta non è più solo per la coscienza, per il pane, per la coltura. E' l'ora di comincjar l'azione di disgregamento dell'avversario, di passar dalla preparazione dei quadri e dei soldati, all'assalto contro le posizioni nemiche. Il socialismo doveva essere inizialmente gradualista e riformista. Ma si avvicinava il momento in cui esso non poteva più limitarsi a essere scuola e società di mutuo soccorso, non poteva più limitarsi alla critica delle ingiustizie sociali e alla loro parziale e momentanea attenuazione attraverso leggi e regolamenti. Invece, nel Partito c'era chi voleva teorizzare e rendere definitiva la tattica gradualista e riformista. L'urto tra la realtà e la concezione riformista si ripercuote nel Partito. Nel 1904 l'Avanti! passa sotto la direzione « integralista » - cioè più rigida - di Enrico FerriEnrico Ferri, ambizioso, impulsivo, socialista più per posa che per convinzione, dà all'Avanti! un tono più aspro e battagliero. Come più tard~ Mussolini, è alla frase grossa che egli dà la preferenza sulla sostanza rivoluzionaria. Per lui, è rivoluzionario chi grida di piit. E trova, subito, dei discepoli che lo superano: Labriola e la frazione sindacalista rivoluzionaria abbandonano· il Partito... per finir poco dopo nei ministeri di GioJitti e più tardi nell'interventismo patriottico e nazionalista. Alla direzione Ferri succede un'altra, più breve, direzione Bissolati, col brevissimo intervallo della direzione di Oddino Morgari, ottimo propagandista popolare, grande cuore, troppo mite forse per dirigere )e grandi lotte sociali che ingigantiscono in Italia.
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