Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 123 - I reno, gli a,e,o l'isposlo: « Pericolosa si, anarchica no. Anzi è rorgoglio della mia vita ch'io mi 1·itenga molto più pericolosa per le istituzioni borghesi che non gli anarchi- <' i. Dissento da essi e con essi clisculo appunto perc'hè non li ritengo abbastanza rivoluzionari». Il passo citalo veniva commentalo come segue: « E sono queste le losche figure che la Russia holscevica manda in !svizzera». * Intanto la campagna contro cli me entrava in una fase ufficiale. Un giorno fui chiamata per telegrafo a Berna dal rappresentante della Russia Sovietista. Mi pregava cli venire d'urgenza. Alla stazione ebbi dal compagno Sciklov, .:;ky, membro della Missione Diplomatica Sovietista, la seguente comunicazione quanto mai ridicola, ma tipica per il servilismo a cospetto dei vincitori: « Sono stato chiamato al dicastero degli Esteri a causa vostra, - disse il diplomatico sovietista. - In modo ufficioso mi hanno informato che voi dovete lasciare la Svi_zzera. Quand'io clomand,ai al capo del reparto estero, la ragione del provvedimento, mi diede questa testuale risposta: Non sapete chi è la signo1·a. Balabanoff? E' una personalità spiccatissima del movimento rivoluzionario nwndiale. Ha un ascendente enorme sulle 1nasse ». « E che percio' - ribadì' il rappresentan_te della Missione - volete espellerla, per le sue qualità, perchè rimane fedele alle sue convinzioni, per il suo disinteresse? >> « No, di certo, ma se vi dicessi che le ambasciate dell'In1 esa e l'Italiana 1n ispecie hanno già fatto dei passi in merito alla permanenza in !svizzera della Balabanoff? Capirete, siamo un paese piccolo, non vorremmo avere noie». Il risultato pratico del colloquio era questo: Il governo svizzero mi proponeva di· lasciare il paese « spontaneamenle », in qual caso mi avrebbe garantita.la possibilità di proseguire normalmente fino alla frontiera russa. Caso mai io non avessi lasciato il paese, si sarebbero prese misure coercitive.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==