• - 113 - rubare. Io pos.:o vivere del lavoro di queste mie mani, e vivere bene. E io avrei potuto vivere anche, se lcr aves~i voluto, senza lavorare con le mie mani, ma valendomi del lavoro degli altri. Ho avuto molte occasioni di condurre una vita indipendente, di vivere quello che per il mondo è un tenore di vita più elevato di quello del lavoratore che guadagna il suo pane col sudore della fronte. Mio pa• dre, in Italia, ha una buona situazione. E' possibile che alcuni soli membri del giuri, due o tre uomini soltanto, di quelli che insulterebbero la loro ma- -dre se cio giovasse ai loro interessi, è possibile che abbiano avuto ragione contro l'universo, quando l'universo jntero h.1 detto che hanno avuto torto? Se v'è qualcuno che sa ~e costoro hanno avuto torto o ragione, siamo ben io e quest'uomo. Voi vedete: dà sette anni siamo in prigione; quello che in questi sette anni abbiamo sofferto, lingua umana non puo esp1·imerlo e tuttavia voi mi vedete davanti a voi che non tremo, voi mi vedete che vi guardo negli occhi, che non arrossisco, che non cambio di colore, che non ho vergogna nè paura. Eugenio Debs (il noto leader socialista aniericano, morto IO anni or sono - n.d.c.) diceva, press'a poco, che un giuri americano non avrebbe condannato un cane accusato dell'uccif,ione di un galletto, sopra prove come quello che l'Accusa Jrn prodot\o contro di noi. E io dico che la Corte suprema del Massachussets non avrebbe respinto due volte l'appello di un cane idrofobo, neppure di un cane idrofobo, cosi come ha respinto il nostro. Si è accorda.to un altro giudizio a }fadeiros (coimputato e giustiziato coi due Martiri, n.d.c.) solo perchè il giudice aveva dimenticato o trascurato çli dire che il gfori doveva considerare l'accusato come innocente, fìnchè non f osse stato giudicato colpevole dal tribunale tutto intero, o qualcosa di sjmile. Noi abbiamo provato che non vi poteva essere, in tutta la terra, un giudice più pieno di Jlregiudizi, più crudele e più ostile alla nostra causa. Noi
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