Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 111 - che io parli, o meglio prima che parli il mio compagno, più famigliare con la lingua vostra. U mio compagno, l'uomo che ama i fanciulli, è stato da voi condannato due volte per l'aff ai:e di Bridgewater e per l'affare di Deàham, con me. E voi sapete che è in11 ocente. Voi dimenticate tutto questo popolo che è stato con noi per sette anni, che ci ha data tutta la sua simpatia, tutta la sua energia e tutta la sua bontà. Accanto a questo popolo, ai compagni e alla classe la_voratrice, v'è nn grande stuolo di intellettuali che sono stati con nòi per sette anni, per impedire questa iniqua sentenza; ma il tribunale vi persiste. E io voglio ringraziarvi tuttL genti, compagni miei, che siete stati con me per sette anni., con l'affare Sacco e Vanzetti e lasciare la parola al mio compagno. Ma io dimenticavo una co~a che il mio compagno mi ricorda. Come ho detto in principio, il giudice Thayer conosce la mia vita e sa che io non sono stato mai colpevole, mai nè ieri nè oggi nè mai. li cancelliere Worthington: -- Bartolomeo Vanzetti, avete qualco&a da dire per protestare contro la condanna a morte che è stata pronunciata contro di voi? Bartolomeo Vanzetti: - Si. Quello che debbo dire è che sono innocente, non soltanto del delitto di Braintre~ ma anche di quello di Bridgewater; che non solo sono innocente di questi due delitti, ma ancora che in tutta la mia vi:ta io non ho mai rubato e non ho mai ucciso e non ho mai versato sangue. Ecco quello che voglio dire. E non basta: non solo io sono im1ocente di questi due delitti, non solo in tutta la mia vita non ho mai rubato~ non ho mai ucciso, non ho mai versato sangue, ma ancora ho lottato, per tutta la mia vita, da quando ho cominciato a ragionare, per bandire il delitto dalla terra. Tutti quelli che hanno veduto queste due braccia sanno molto bene che io non ho mai avuto bisogno d'andar per le strade e di uccidere un uomo, che non ho mai avuto bisogno di

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