Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 110 - 'due Martiri rifulge splendidamente. Poichè Sacco e Vanzclli son grandi non soltanto perchè fw·on ma1•tfri, nia anche perchè d'anirnc, eroico e di mente p1·ofonda. Il 9 ap1·ile 1927 Sacco e Vanzetti furono condolli. davanti al 'rribunale di Dedham, presieduLo dal giudice \Ycbrer Thayer, per udir confermare la senLenza. Ecco un esLraLLo del re.soconlo stenografico: Il cancelliere Worthington: -· Nicola Sacco, avete qualcosa da dire per protestare contro la condanna a morte che è stata pronunciata contro di voi? Nicola Sacco: - Si, signore. Io non sono oratore. Non sono neppur molto forte in lingua inglese, e siccome mi hanno detto che il mio compagno Vanzetti <leve parlare a lungo, gli lascero la parola. Io non ho mai veduto, nè inteso, nè letto qualcosa di cosi crudele come questo tribunale. Dopo sette anni di pe1:secuzioni siamo considerati anc01.·a colpevoli. E queste persone per bene sono qui per sostenerci oggi davanti al tribunale. Io so che la sentenza è una sentenza di classe, una lotta tra la classe oppressa e la clas e ricca, e vi sarà sempre lotta tra esse. Noi fraternizziamo col popolo, noi gli diamo dei libri, della propaganda. Voi perseguitate il popolo, lo tiranneggiate, lo uccidete. Noi cerchiamo di formare l'educazione del popolo. Voi cercate di gettare un ponte tra noi e una classe detestata. E' per questo che io sono oggi su questo banco, perchè io sono della classe degli oppressi, e voi, voi siete gli oppressori. Voi sapete, giudice Thayer, voi conoscete tutta la mia vita, voi sapete perchè io sono qui e, dopo sette anni di persecuzioni, cht:: la mia povera moglie ha subito al par di me, mi condannate a morte. Io vorrei raccontare tutta la mia vita, ma a quale scopo? Voi sapete già tutto prima

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