LaFilosofia delSocialismo :\! OPO le }.![enzogne convenzionali i reazionari mi hanno accusato di essere socialista; e l'accusa mi ha fatto piacere. Dopo Degene1·azione i socialisti mi hanno accusato di essere un reazio- .. nario; e l'accusa mi ha fatto sorridere. Tra i miei crHici, quelli ostili mi hanno rimproverata addirittura una palinodia; quelli maliziosi hanno insinuato che io non avevo convinzioni di sorta e che civettavo a volta a volta con tutte, agg·iung·endo che ciò si chiama fare del « Renanismo » e che la cosa va ai nostri giorni. I critici benevoli infine mi domandano ansiosamente: « Ma insomma siete o non siete socialista? Sono io socialista? Non lo so. Ho sempre avuto orrore delle parole in ista; e non ho mai voluto infeudarmi a un sistema tutto d'un pezzo, i-igido, che bisog·ni accettare intero, in blocco. Un collettivista rigoroso non vorrà probabilmente riconoscermi come un correligionario, e mi troverà troppo poco ortodosso. Quanto a me, io credo di essere un eretico di tutti i dogmi, quello ·collettivista non escluso ; ma ciò non mi impedisce di credere sinceramente e seriamente, che il contenuto essenziale della nostra età è il movimento socialista. Far profezie è un divertimento qualche volta puerile; perchè chi può smentire o dar ragione al profeta? Eppure io non esito a dirlo: la sola cosa che interesserà gli uomini futuri nella storia dei nostri giorni, saranno i fenomeni d~l socialismo, la sua diffusione, la lotta deg·li spiriti e delle autorità per o contro di esso. Nelle riunioni del proletariato, nei giornali dei socialisti, nella letteratura rivoluzionaria
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