- 12 - giorni eh& componevano ogni decade fu dato il nome di prirnodì, duodì, tridì, q,iartodi etc.; il decadì era destinato al riposo. Il giorno era diviso in 10 ore, l'ora in 10()minuti e il minuto in 100 secondi. Per completare la durata dell'anno solare si aggiungevano dopo il dodicesimo mese 5 giorni complementari (e 6 negli anni bisestili), detti sansculottides. :Fu il poeta drammatico, morto sul patibolo (5 apri!~ 1794) perchè Dantoniano, Fabre d' Eghrntine che fece decretare la croazione del calendario re- .pubblicano, e· denominò i dodici mesi come segue: { Vendemmiale (Vendèmla!Fe) AUTUNNO Brumale (Bruma!re) Glaciale (Frimaire)_ { Nevoso (Nivòse) INVERNO Piovoso (Pluvlòse) Ventoso (Ventose) { Germile (Germina!) PRIMAVERA Fiorile (J<'loréal) Pratile (l'rairial) ESTATE { Messidoro (Messidor) 'rerrnictoi·o (Thermidor) Fruttidoro (Fructidor) Calendario civile italiano. Il calendario dei giorni festivi per gli effetti civili, stabilito con la legge 19 giugno 1913 e con decreto reale del 4 agosto 1913, n. 1027, dichiara festivi i seguenti giorni: . Tutte le domeniche; il primo giorno dell'anno; il giorno dell'Epifania, dell'Ascensione, ,dell'Assunzione, del 20 settembre, di Ognissanti, di Natale. Nelle feste civili sono chiusi gli uffici governativi, amministrativi e giudiziari, quelli provineiali e comunali, le banche e le scuole. Non si possono fare atti di esecuzione, nè protestar~ cambiali. Per la legge 5 maggio 1861, n. 7, , la prima domenica di giugno è festa nazionale, per celebrare l'unità d'Italia e lo Statuto del Regno. Si festeggiano civilmente anche altre date, benchè non legali, in tutti gli uffici, cioè gli onomastici e i natalizi delle Loro Maestà (onomastico del Re, 1° sett.; natalizio del Re, 11 nov.; onomastico delJa Regina, 18 agosto; nata• lizio della Regina, 8 genn.); l' anniv. della morte di Vittorio Eman. II (9 gennaio) e di quella di Umberto I (29 luglio, ma ufficialmente trasportato al 14 marzo, natalizio del compianto Re); e altri anniversari patriottici locali (2 giugno, m. di G. Garibaldi); ec. Calendario dei Protestanti. Le diverse confessioni protestanti seguono il calendario gregoriano in tutte le sue particolarità, anche per il computo della Pasqua e delle principali feste mobili, delle quali però chi esclude l'una, chi esclude l' alwa; ma quasi tutte poi, siccome non venerano nè la Vergine nè i Santi, escludono tutte le solennità della Madonna e le feste dei Santi. Invece festeggiano singolarmente la domenica di Passione, quella delle Palme e il venerdì santo. La Chiesa anglicana osserva tutte le feste cattoliche. escluso naturalmen• te un gran nume.ro di Santi recenti. La Chiesa protestante tedesca ha inoltre le seguenti feste mobili: Buss und Bettag (giorno di penitenza e preghiera), il met·coledì dopo la prima domenica di quaresimJl, se quel giorno cade in febbraio; ovvero il martedì dopo la domenica stessa, se questo martedì viene in marzo. ErntefJst (festa delle mèssi), la domenica immediatamente dopo il 30 settembre, o il giorno stesso se di domenica. , La festa della Riforma, la domenica immediatamente dopo il 30 ottobre, o il giorno stesso se di domenica. La commemorazione dei morti, la domenica immediatamente dopo il 20 novembre, o il giorno stesso se di do• menica. Calendario greco-russo. Alcune nazioni orientali seguono ancora il calendario giuliano, vale a dire non hanno accettaGo la riforma gregoriana, e perciò sono in ritardo di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano. Questi 13 giorni risultano dai 10 iiorw. soppressi nel 1582, più i a Biblio~vva ~HIU ÒlcHlCO giorni che secondo la regola gregoriana furono soppressi negli anni 1700, 1800 e 1900, anni che furono comuni nel calendario gregoriano e bisestili in quello giuliano. Seguono il vecchio stile i Greci, i Russi, gli Armeni, i Georgiani, i Si•
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