II LA VITA PRATICA. organizzare in c:uupagua e nei piccoli oeutri. Per bianoheifa illlpr<'l!n:tta ùi ~ermi d'infezione, la bianclt<'ria ,in cui il co11ti·ollo è sempre molto 1liflil-ile, ò il prinl'ipale veìcolo di contagio, , igilato soltauto parzialmente e in eircostunze di eccezione. Ecco perchè noi ritenittmo che la ùiffusione di un sistema, il quale è sicuro cli ottenere insieme col bucnto la sterilizzazione della hiancheria, costituiscRqualchecosa di più clte la soluzione di un problema tecnico industriale, o una spcenlazione più o meno fortunata, ma ra [)· presenti una vera benemerenza socialt'. Il sistema italiano ùel Bernardi ha raggiunto gli scopi ~he esso si prefigge ml A noi S('lmbra che si. Ed ecco percl1ò. In linea tecnica un sistema di bucato perfetto dovrebbe potl'r esst1re applicato dovunque usufruendo di qualunque combustibile. Le lavatrici-!\terilizzatrici Bernanli, possihili in qualn:1q11e tlimc11sioue, rispondono a questo retJnisito a rn·rfn·enz.~ d'ogni altro tipo e ad esse è facilmente applicabile anclrn il fu11zio11::uuuuto a, vapore. Inoltre, sempre in linea tecnica, porci.tè una Ia,·atura sia veramente buona, bisogna che la bia,ncherin. esca dalla caldaia del bucato mantenendo quanto •più è possibile intatta hL ftbm tessile, che insomma l' imbhtucatura si ottenga per liscivazione 1mra e semplice, che i varii stmti della l>iauchcri:t siano ugualmente attraversati d,t 11u liqnitlo che dern saponificarsi coi grassi della bianohe1-ia,iu mollo che il larnggio trasporti in modo siemo tutte le irupmità. Ora i sistemi esteri hanno tntti dal più al meno questo difetto (parliamo bene inteso degli impianti in grandr a vapore con lisciviatrici (non lavatriei), orizzontali, a rotazione) che ht biancheria viene fatta girare entro il liquido in uno spazio ristretto tubolare, che occorre pcrriò un liquido più caustico certamente di q nello clic si poss,t usare col sistema italiano Bcrn:udi che per effetto della centrifogazione la imbiùizione dei tessuti non avYiene in modo uniforme, elle si YLTil:icauno sfregamento dei tessuti entro il tamburo metallico, uhe la dir;persionc del calore è grande e le temperature debbono variare notevolmente nei vari i punti della mass:1 della biancheria. In queste conùizioni la sterilizzazione è di una graudc incertezza per ~on diro altro. Bibliotecc::Gino Bianco Quali sono i vantag~i elci ~i11tf'rna Italiano Ilernnr1li in 1·oufro11to? l\Iolti e tluo spccial111e11toimportantissimi, dal 1>trnto ili vista igieuico; 1• Col ,;il;tema italiano 11,·vi(•ne una filtrnziono eontinna del liquido bollente sia, ùal basso ali' alto che ditll' alto al basso. 2° La temperatura non tocca mai in nessun strato del bucato, qualunque sia b massa di biancheria, 1m limite inferiore agli 85 centigradi 1111perando al ccntl'o ùella massa i 10-1 ecutigl'ltùi. Q. 8ERN~RDI -:-NRPOLI Come si ottiene questo resultato così i111port:1,nte1Ecco quello che non possiamo chinril'e. in modo completo, la Ditta Ilerrnwcli accampa le ragioni inoppugnahili del segreto industriale alle quali è giuoco foy,za inchinarsi. Non potendo dare lo spaccato della liwatrice ,Lutom:ttica dobbiamo accontentarci di una breve descrizione desunta dal eata logo illustrato. La la,atrice consiste in un recipiente eilindrico in posiziono verticale innestato sopra un altro recipiente pure cilindrico più piccolo. La parte superiore, a doppia parete, che porta all'estremo superiore interno una serie di fori circolari disposti orizzontalmente ò destinata a contenere la ùiancheria trattenuta in alto da una rete metallica, in basso da un fondo ùuuhercllato che separa il recipiente del1' acqua da quello dei tessuti. La parte infodore contiene dunque j\liquido destinato allaeb,ollizione (acqua in cui viene disciolta la lisciva). Acceso il fuoco in breve l'acqua contenuta nella parte inferiore della lavatrice viene spinta attraverso la doppia pauete formata dalla parte superiore
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