- 378 - con sottili giunchi dorati - di cui ha un'apposita coltivazione - e con imbottitura di stoffa rossa. Sono pi0colo camero composte di un divanetto~ due sediole cù un tavolino, e stanno tutte in una scatola di media, dimensione. Alla Mostra di Udine si vendevano ai negozianti a L. 5 ciascuna, quindi, anche per il prezzo, sono convenienti. Altre fabbriche milanesi modeste, ma di una certa importanza per qualità e quantità di produzione, sono quelle del Conti. del Jallonghi, del Radice, del Toys, del Pagliani. del Richetti, del Marchetti, de • L'arte del giocattolo•, del • Giocattolo Italiano •, ecc. E Venezia ha la ditta Soravia, che produce marionette veneziane, snodate, infrangibili, burattini e pupi che stimola• rono l'estro di numerosi artisti, come il poeta veneziano Domenico Varagnolo, il quale vi dedicò le sue J?arlate delle Maschere; Napoli la fabbrica di giocattoli infrangibili Unik; Foggia la fabbrica RafBibliotecaGino Bianco faclc Della Torre. Insomma su e gi1'1per la penisola, non v' ò quasi clt~ dovo non si produca qnalche giocattolo. • • • E di questa larga e complessa laborio• sità, fiorita durante e dopo la guerra, dobbiamo schiettamente compiacerci. Ma senza eccessi d'entusiasmo, che potreb• bero in~enerare llhisioni e fermarci nel cammino che ancora ci rimane da compiere. Fin tanto che non si potrà vendere a basso prezzo, nulla si sar:\ fatto. E por vendere a basso prezzo non solo occorre superare il momento di crisi che attra• versano da noi (e anche all'estero) tutte le industrie pel rincaro delle materie prime, dei trasporti, del carbone e della mano d'opera, ma occorre anche installare impianti poderosi, diretti da tecnici provetti. Soltanto allora potremo parlare seriamente dell'industria italiana del gio· cattolo. Oggi non ne siamo che alle soglie. ARTURO LA1\'CF.LL01TI. -- -
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