Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- :;77 - di casa; il telefonino poi rappresenta gusto. Anche a Firenze c'è una fabbrica il Paradiso dei ùimb/. eh~ si divertono di g-iocattoli di carta pesta. un mondo a discorrere da una cam0ra Un altro tipo di giocattolo fabbrica a all'altra come se fossero autentici uo- Torino l'artista Toddy. Si tratta ili pupi mini d'affari con tanto di cilindro e re- di legno verniciato, smontabili, e, quindi, dingote ... • facilmente trasforma bili. Questi giocatInfine abbiamo, sempre a Roma, la toli comprendono uomini, donne, bcPrima, specializzatasi nella fabbricazione stie, piante, e si ven°lono a serie complete. dei gi?oattoli ~ s~offa, e che alla Mostra Ogni serie è accompagnata da un libro Campionaria di Milano ottenne la meda- di fiabe, ed il piccolo acquirente può diglla d'oro, ed a quella dJ Venezia un'altra. vertirsi a far vivere 1 personaggi della Bambole del Reghini. medaglia d'oro e una <l'argento. La Prima confeziona sopra tutto animali che studia e copia dal vero al Giarrlino Zoologico, riproducendoli in nna grande varietà di misure e di atteggiamenti. A Firenze un fabbricante di bambole degno di non passare inosservato è Carlo Reghini. Egli si propone di sostituirsi a.i tedeschi, e davvero vi riesce. Costruite tutte in stoffa, le sue bambole hanno il privilegio di essere infrangibili. I loro volti vengono dipinti da noti artisti ed esprimono tutte le sfumature della grazia. Delle bambole del Rcghini completamente spogliabili, ha il deposito per l'Italia il comm. Umberto Bianche!· li, direttore generale della nota ditta di Roma e di Firenze, che s'è fatta una specialità nella vendita dei giocattoli in genere, e che durante la guerra ha patrocinato con entusiasmo l'industria it&· liana del. giocattolo, mostrando •li sa- ,perne tare uue. scelt(\ con molto buoo Biblioteca Gino Bianco fiaba, disponendo i pupi ora in un modo, ora in un altro. Anche a Torino abbiamo la fabbrica rli bambole infrangibili di Gerardo Bo· nini, la più antica d'Italia, essendo stata fondata nel 1874, e contando quindi, oltre 45 anni di vita. Ebbe numerose me· daglie a ,arie Esposizioni ed il suo fon· datore venne profilato da Edmondo De Amicis nel libro Il Re delle Bambole. Ed abbiamo sempre a Torino, una fabbrica modesta ma, unica nel suo genere ( A. Musizza) di giocattoli di metallo fino (non della comune latta tranciata) come motori e locomotive a vapore, a molla, elettriche, ecc. lVIilano ha una di~cina di faùbricho interessanti. Ernesto Landriani produce giochi in scatole, telefoni mignon, barche, mobili in scatola, fortezze, mosaici, bambole infrangibili, soldatini, piante, ani• mali, ecc. Il napoletano Tomaso Perotta ç9str\llsce delle camere da baJilbl)le ---

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