- 375 - sl introduce in una piccola sporgenza di s?ta. ch'è fra le braccia e sulla quale poi s1 colloca la test.a, ed ecco il fantoccio o burattino completo. La nostra mano g,li ha dato un corpo vivo ·e pulsante. Egli muove a nostro capriccio bracda o testa in 1;f1illemoine graziosissime, se siamo abih abbastanza. Il volto non vi piace 1 Poco danno : eccone un'altro pronto da sostituirvi, senza bisogno neppur di sfl• lar le dita dal sacchetto serico. "l'ratPiccola e di un gusto non eccessivo ma pensiamo cho ha cominciato a lav~rare appena dn. due anni, e cioè in un momento difficile per la scarsità e l'alto costo delle n:aterie prime e della mano d'opera. Nè, del resto,avràmodo di ingrandirsi, poichè mentre scrivo apprendo che sta per passare all'Istituto del mutilati. Un'altra fabbrica romana si va dedicando al giocattov> meccanico. Essa ha Bambole del Reihini. tandosi di giocattoli di un artista, è inutile dire che la signo_rilità. dei vestiti di seta si accoppia alla gustosa fusione dei colori : lo Stracuzzi unisce solo quelli complementari, sicchè ne risultano sobrie ed aristocratiche armonie di tint,e. Peccato che il prezzo sia ancora troppo alto per corn,cntire larga diffusione! Altre fabbriche italiane di giocattoli. Un'altra fabbrica romana è la Spir (Società Piccole Industrie Roma) che si ispira alla massima: • Date ai fanciulli d'Italia giocattoli italiani, ideati dai no• stri a-rtisti, eseguiti dai nostri operai, prodotti con le nostre energie,. Essa produce bambole, pagliacci, cupidi, cavallucci, su modelli,~ appunto, dei migliori nostri artisti e con metodi che ne ren - dono il prezzo accessibile anche alle bQJ'Se piodeste . .t UJl&.fabbrlca alquanto Biblioteca Gino Bianco assorbita la Sigla che affrontò coraggiosamente, in periodo di piena guerra, la produzione del giocattolo italiano. La Sigla non ebbe fortuna. La difficoltà di trovare legname stagionato rese necessario l'impiego del legno di taglio fresco. Ed accadde che, dopo un po'ni tempo, tutte le rotelle, tutte le tavolette tagliato per la costrnzione dei giocattoli si piegarono c torsero in moòo da divenire inadopnabili. 0o<'orse buttar via ogni cosa, e si ebbe una perdita rilevante. Entrata a far parte del nuovo organic,mo, la Sigla lavorerà, d·ora innanzi, in gfocattoli meccanici. ~elle ultime espoc,i1.ioni romane del giocattolo espose, a titolo di réclame, delle intero officine popolato da tutti i personaggi cari ai bimbif (É'ortunello, Ce<'co,e Checca, ec<'.), che, appena entrato in funzione il motore elettrico, lmprendevano ad agitarsi nel lavo,:o. Ora ha brevettato un cavallo e. dondolo che ha la specialità di avanzare ad O&'tll os<'{l•
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