• - 872 - mastodontloo che non sarà ma.i il presepe maravlglioso (ed a buon mercato) dell'operaio siciliano : con il Bambinello Gesù, il bue, l'asinello, le pecorine, i da riuscire ad aprire un Rifugio dove, a poco a poco, fra esterni ed interni ha raccolto un centinaio di piccoli vagabondi e condannati condizionalmente. Egli, col suo affetto, con le sue parole e col lavoro li redime. Ed il giocattolo entra largamente in questo compito. Un Pie1·1·ot cli Ferdinando Stracnzzi. Re Magi, i santi, gli angeli, i puttini, le colombe, le -capanne, le grotte, gli alberi, gli uccellini, il bel ruscello di vetro e di carta d'argento, l'opera d'arte di un costruttore ignoto I E cosi ancora vi sono abilissimi fabbricanti di caval• lucci, vagoncini, teatrini di marionette, tamburelli, schioppi, soldatini, ecc., e, in fine, vi sono ingegnosissimi lavoratori che Ranno costruirvi tutto l'arreda• mento per la ca.•a della bambola •· Fabbriche più o meno modeste preesistevano alla guerra un po' in ogni nostra città, da Milano a Torino, da Napoli a Firenze e a Lecce. Oggi il loro numero è cresciuto. I giocattoli del Rifugio Majetti. Cominceremo dall' occuparci del Rifuaio Majetti. Raffaelle Majetti, consigliere di ~e d'Appello, è il papà di tutti i raga1;zi che la mala sorte e la cattiveria dei g-cnitorl spinse a vagabondare per le vie della,Qapitale. Egli capi quanto bene si sarebbe potuto compiere offrendo Joro un modesto ma sicuro asilo ed un po' d1 lavo;ro. Senza me7.zl, senza o con pochissimi aiuti morali, il Majetti seppe ta.nto perF1everare nella sua nobile Idea Bib ioteca Gino Bianco Fin dal 1909, col concorso di Alcide Ferraioli, un grande negoziante romano · di giocattoli, il Majetti apri il suo labo· ratorio di giocattoli. Poi, nel 1911, il buon giudice ne assunse da solo la gestione. Da allora egli ha fatto di tutto. per perfezronare questa piccola fucina di felicità infantile: ha compiuto viaggi all'estero, visitando le principali fabbriche òi giocattoli, ha scoperto vernici e impasti, insomma vi si è prodiga.to. Il laboratorio oggi produce tutto : dai lettini di bambole, pieghevoli, alle bambole ·stesse, dal teatro pei burattini, ai cavallucci, dalle case da pupe, tutte smontabili ed a camere interne bene divise, all'ammobiliamento completo in istile Impero, da certi pupi carica.turali in cartone, cl1e, fra il torso e le gambe, hanno una molla che consente loro di dondolarsi con ritmo grottesco, ai piccoli treni, alle palazzine di legno intarsiato, ai modelli òi vetture tranviarie eseguit.i con minuta precisione di particolari, ai Un pupo automatico e un bu:::ittino di Ferdinando Sfracuzzi. piccoli animali in legno dipinto. N1ùla, proprio nulla sfugge a questo decen~ale centro di lavorazione di giocattoli. V'è perfino la clinica delle bambole, cioè un reparto dove .al accomodano braocla,
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