Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 366 - la <liffirolt:\ è nelln, modelln,tura dei pic· coli visini : ma a questa deficienza hanno riparato le fabbriche di giocattoli lom · barde : la bambola di Milano è più bella, più aggraziata, più artistica e più resistente di quella tedesca. Udine, però, a. fianco rlella bambola di pezza e di peluche offri la piccola damina in ricche vesti, graziosissima, un gingillo signorile; più che un giocattolo di lusso, è Ull sopramobile da salotto principesco. Furono raggruppate nell'angolo più ari11tocratico della mostra le belle bamboline meravigliose nelle loro vesti suntuose, nella mostra di Udino apparvero gio• cattoli meccA.nici, pregevoli lavori in vi· mini, fantoccetti in filo di lana, panto· toline aristocratiche, scarpette di pezza. ; e lavori in terracotta : pentoline, vasetti, piattini, scodelline, fischietti, an • forine e boccalini. Le Esposizioni del giocattolo italiano 1 a Milano. · A questa prima mostra del giocattolo italiano, ne seguirono due altre a Milano. Ali' Esposizione di Odine. ricord11,ntila moda d'oggi e quolla d'altri tempi: acconciature abilmente adattate, calzature lavorate con insuperabqe pre· cisione. A lato di queste ricchissime bambole In miniatura .figuravano i lavori di Por· denone, in legno bianco per bambini ; tavole da cucina, seggioline, panche, armadietti. Lavori dozzinali, ma ben rifiniti, a buon prezzo, destinati a far sorridere e allietare i bimbi non favoriti dalla for· tuna. Questi lavori in legno si elevano a torma d'arte allorchè offrono in piccola modellatura, scolpite e dipinte a mano, graziose bestioline domestiche : il cane, U gatto, il cavallo ed il bue. Ed ancora BibliotecaGino Bianco E cioè: la Mostra Campionaria del giocattolo italiano e quella artistica del Lyceum. La prima si svolse dal novembre al dicembre 1916 al Palazzo della Borsa col concorso di 110 espositori, una cin· quantina • 1 ·'i quali erano fabbricanti veri e propri., sia pure, in parte, piccoli e modesti. Ma tanto il Comitato quanto la stampa quotidiana tennero più conto, degli oggetti esposti da istituzioni di beneficenza e da privati, per paura forse di cadere nella réclame commerciale mentre, in questi casi, si tratterebbe, se m.ai, di réclame nazionale .... Due tendenze si notavano nella mostra: la riproduzione del giocattolo già noto,

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