- 364 - guerra l'looppiata, si capi il bisogno di reagire. Ma, mentre America, Inghilterra e Francia, già prima discrete produttrici di giocattoli, poterono facilmente allargare ed accrescere le loro industrie preesistenti, da noi occorse cominciare quasi dal nulla. Il censimento del Hlll aveva accertata in Italia 71 fabbriche di giocattoli. In v~rità, le fabbriche di soli giocattoli non superarono mai la diecina. Bisogar-tva creare tutto da capo. 'E per questo cominciò dal sorgere fra noi un movimento di signore ed artisti che ebbe come scopo la rlimostl·azione pratica della possibilltl di produrre in casa nostra qualunque tipo di giocattolo. A Vallombrosa, e in altri centri, si istituirono scuoio forestali di balocchi. Era come un1t propaganda per l' indt1stria futura, come un indizio, un incoragiiamento a fare, a fare di più, a fare più bene. Giocattoli idearono e modellarono e disegnarono scultori e pittori italiani, giocattoli costruirono le mani gentili delle nostre dame, giocattoli lavorarono, nei loro ospedali, i mutilati ed i feriti di guerra. E quando si vide il movimento diffondersi nel paese con l'aiuto di tutti, si pevsò di indire delle mostre di giocattoli. La prima fu tenuta ad Udine sul principii dell'ottobre 1916, per iniziativa di donna Bona Luzzatto, che fu ed è tra le più nobili e fervide assertrici dol giocattolo italiano. Yambo ne ri'feriva cosi : e Nella Mostra, i balocchi di cencio sul gusto inglese sono riuscitissimi. C' è tra gli altri, un tipo di foca di velluto grigio.... cui non manca che la parola. La foca incontra moltissimo ; Iria aµche un bel gallo chanteclair, imitazione di. Francià, ba la sua meritata fortuna. I gatti e i cani non mancano; e vemmeoo una quantità di adorabili coniglietti in ·peluche che son più graziosi e più morbidi dei conigli veri. Nel contro della mostra è una popolazione di ciuchini di ogni misura e di ogni materia : di legno, di cencio, di velluto, di cartapesta : ciuchini neri, hll.ti, macchiati di caffè e latte, d'ogni maniera ; quali con le teste movibili, quali attaccati alle carrette, quali con le ceste, o con i oo• richi : duchi in atto di ragliare e in atto' di tirar calci; tanto da mandare in ·.isibilio una generazione di raga.zzi. I quali, per ragioni misteriose che non dobbiamo indagare, hanno una gran tenerezz'a per i ciuchi. • Ma il clou della mostra è costituita dai soldatini. Qui sono esposti solclatini di piombo, fabbricati a Udine, sotto la direzione del valente artista Marzuttini, e soldatini di legno, fabbricati a Geroona, sotto la direzione del professor Giuseppe Pischintta. Tanto gli uni che gli altri possono reggere trionfalmente il con• fronto coi famosi soldatini di Norimberga. Compassati, duri, pesanti, grossi i teaeschi : slanciat,i, vivi, eleganti, i nostri. Dinanzi a un gra.zioso panorama dipinto con mae~tria, tutta la rappresentanza del nostrh esercito sfila dinanzi agli alti ufficiali degli eserciti alleati. È una armata in miniatura che muove verso uno sconosciuto nemico: ò completa in ogni sua parte; dai cannoni di ogni calibro, alle automobili blindate, alle mitraglia• trici, ai carriaggi per le muni~ni, alle ,edette, ai volontari e bersaglieri ciclisti, e perfino, - immaginate I - ai piccoli esploratori, con la loro brava bandiera in testa .... Il passo della fanteria è ripro· dotto con grande naturalezza, ed è anche molto indovinato il movimento dei cavalli, che non hanno tutti l'eguale, inverosimile posa delle quattro zampe allun• gate in avanti e all'indietro, .come gli antichi cavallini di piombo•· Fu esposta ad Udine anche una camera da letto signorile per bambola, nella quale ogni più piccolo particolare è curato : un gioiello di fattura è il 'piccolo letto, in armonia perfetta con il comò, la specchiera a tre luci, il tavolo, lai toilette con le sue bottiglie di profumo, le sue minuscole spazzole. Tutti i sopramo bili sono al loro posto. Nulla manca; da una ricca tenda, che nasconde l' in· gresso della stanza, appare la testina bionda di una ciimerier1t che chiede ordini alla sua padroncina. L' industria friulana non ba potuto sostituire la bambola di Norimberga: LA RINASCENTE avvidina la produzione al consumo BibliotecaGinoBianco \
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