Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 357 - II. ne. Essendo i comedoni dovuti alla cosi I. detta seborrea oleosa, occorre perciò lavare le parti con soluzio,ne di spirito saponato alcalino afflnchè distaccando gli strati cornei si mantengano aperti gli sbocchi dei follicoli e ne venga facilitato all'esterno lo svuotamento della secrezione. Ossido di zinco gr. 6 - Ung. semplice gr. 30-Olio di réseda e di rose ana goccie 3. Magi.stero ,u bismuto e ossido dizitÌc·o ana gr. 5 - Ung. emolliente gr. 50 - Profuma a volontà. Cold-cream gr. 30 - Ossido di zinco gr. 3 - Glicerina e tint. di benzoino ana gr. ½. Dai comedoni pas~iamo all'acne, poichè le efflorescenze di questa cominciano quasi sempre con noduli infiammatori in eui si ravvisa ancora chiaramente lo sviluppo da un punto nero sottostante. I nodetti ingrandiscono :fino al volume di un pisello, sono di un rosso vivo, dolenti e sporgenti e si trasformano man mano in pustoline da cui si può sempre spremere, anche quando non sono giallognoli, una goccia di pus ; se questo non viene espresso, si dissecca formando una crosticina e l'infiltrazione diminuisce quasi sempre senza lasciar cicatrice. Ciò è già un bene consolante, ma siccome le eruzioni dei noduli si seguono per molto tempo, è una bella, cioè brutta seccatura. Poichè qui si parla delle donne, diremo subito che oltre alla cura locale, bisogna che esse si preoccupino di altre cause. E sono l'anemia, i disturbi mensili e le intossicazioni intestinali. Tenga adunq_uela donna affetta da acne a mente le tre regole enunciate :fin da principio,e le osservi bene e con costanza, mettendosi nelle mani di 1m medioo. Mentre esegui - sce le cure contro l'anemia, i disturbi mensili e le intossicazioni intestinali, procederà alla cura locale delle parti malate, che sono specialmente il viso, il petto e il dorso. Prima di tutto svuoti da sè o si faccia svuotare i piccoli ascessi cutanei visibili o palpabili, e ciò in 10-12 sedute. Cessata l'infiammazione della cute, cominci alla sera a lavar;ii il viso o il petto con sapone solforoso o al ioduro di zolfo stropicciando un po' energicamente. Poi, senza ricorrere anessuna deJle tante paste decantate, si spalmi bene la parte con un unguento semplice di zolfo al 10 %, lasciandolo tutta la notte. Al mattino si toglie l'unguento con lavande di acqua calda e sapone potassico o spirito saponato. Infine si applica eulla pelle nuda ed arrossita. uno dei seguenti unguenti protettivi, spalmandoli in sottilissimo strato :finchè scompaiano penetrando nei buchi e infine C'è un alt1·0 metodo più spiccio se non più efficace, ed è il seguente: con una pomata fatta di Naftolo gr. 2.50 - Zolfo precipit. gr. 12 - Vaselina gialla e sapone verde ana gr. 6. si fa uno strato dello spessore di una lama di coltello sulla cute lasciandovelo per circa. 20-30 minuti e togliendola poi con una pezza morbida. In seguito si usa uno degli unguenti protettivi anzidetti. Con questo metodo si evita di tenere la parte malata coperta tutta la notte di pasta, potendosi fare l'applicazione in qualunque momento del giorno. Dopo che si è ottenuta la guarigione dell'acne, bisogna, per impedirne la recidiva, mantenere una igiene aceurata della cute con lavande solforose regolari che impediscano il ristagno della secrezione sebacea. 4° Igiene dei capelli e de1la testa. L'igiene della testa riguarda le cure da. darsi al cuoio capelluto per<Jhè l'integrità di questo è un terreno buono indi,ipensabile alla conservazione dei capelli. Ora ciò che è causa non ultima della. caduta o del diradamento dei capelli è la cosi detta forfora che è data da una accresciuta secrezione sebacea del capo, la quale si rs.,icca alla superficie del cuoio capelluto formando quelle minute bricioline sottili e squamose biancastre. La forfora dà prurito, che porta al grattamento foriero alle volte di eczemi. Quando la forfora è discreta, basta pettinare la testa accuratamente ogni giorno, asportando cosi meccanicamente lo strato sebaceo ; poi si lava con acqua tiepida, contenente in soluzione del borace, bicarbonato di soda, avvalorata con un po' di alcool di lavanda o acqua di Colonia. Per togliere l'irritazione prodotta da tale manipolazione iii può fregare il cuoio capelluto con del torlo di uovo frullato. si asperge tutto di una polvere di cipria pura e :fine (che non contenga nè piombo I. nè mercurio, per evitare l'annerimento della cute trattata collo zolfo). Resorcina gr. 3 - Alcool e glicerina. ana gr. 50 - Acqua di lavanda gr. 150. Rib 1c teca Gi 10 Bmnco

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