Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 354 - C'è ancora un coefficiente ·abbastanza Importante da considerare por la conservazione della bellezza naturale ed è il mO'Vim,ento,l'esercizio fisico. La donna non deve fare una vita troppo sedentaria affinché il p1mnicolo adiposo si mantenga nei giusti li)lliti e non si avveri la flosoie.zza delle carni e la mancanza di elastioitA dei tessuti cutanei. L'esercizio fls_icoperò non deve farsi con esagerazione e giungere fino allo sforzo, aUa stanchezza. Si raccomandano le passeggiate igieniche al mattino, le escursioni alpine, il ba.Jlo, la ginnastica da camera, il nuoto. La donna ha spesso un difetto e si è di camminare colla vita invece ohe colle anche : per liberarsi da questo difetto faccia il seguente eserCJizio quotidianamente : per un quarto d'ora cammini nella propria casa portando sul capo una piccola anfora, tenendola da principio colle mani flnohè non riesca a reggerla soltanto a forza di equilibrio. Nel corpo in questa posizione il peso delle anche e delle spalle si abbandona sulla vita, il petto sta bene eretto e il capo vien portato diritto, le spalle sono pianeggianti. E cosi si acquista una grazia speciale nel port~mento eguale a quella delle donne delle montagne sabine le quali appunto sono abituate a portare pesi sul capo senza l'aiuto delle mani le quali anzi vengono appoggiate ai fianchi. Gli esercizi sportivi in genere sono efficaci per dilatare il torace, opporsi allo sviluppo di adipe nell'addome, rendere normali le funzioni digestive : il viso acquista quella tinta rosea indizio di una buona ed attiva eircolazione, di sangue caldo, ricco, foriero di una salute generale ottima. Si potrebbe, per finire, spezz.are una lancia contro le cal.zature poco confacenti che la donna bella o non bella vuol portare ad ogni costo, anche a ri· schio di sformarsi il piede e arricchirlo di lesioni antiestetiche e dolorose. Il difetto capitale delle calzature femminili è di essere troppo strette, e cosi si comprime tutto il piede ostacolando la circolazione superficiale e profonda, atrofizzando i muscoli e producenc!o delle callosità variamente disse.minate. La mania poi dei tacchi troppo alti, troppo sottili e in posizione obliqua dall'indietro all'innanzi, fa si che il peso del corpo gravita tutto sulle punte delle dita e la stabilità ed il cammino riescono incerti per la grande distanza del punto di sostegno dal centro di gravità del corpo. Cosi le dita vengono ad essere tutte rovinate sulle loro punte; e radunate in blocco. accavallate. incurBiblioteca Gino Bianco vate. L'ostacolo poi che si oppone, per la strettezza delle calzature, alla circolazione del piede si riflette sulla cirC'olazione tutta : il sangue cacciato via dal piede si porta in altre parti, come il fumo della pentola che bolle quando la si scoperchia, e prende la direzione del capo, rispettivamente della faccia dove può produrre degli eritemi cioè degli arrossamenti a chiazze. Ma questi inconvenienti sono provocati soltanto da quelle scarpe alte fino a metà gamba e allacciate et.rettamente cosi da riuscire come una specie di morsa. Ora in generale le scarpe da donna sono delle scarpine, tanto vengono ridotte ai minimi termini, non coprono che la punta delle dita e abbracciano il calcagno, niente più; ma col tacco altissimo producono le deformazioni alle dita e le callosità egualmente. Oramai si potrebbe andare in sandali, e siccome questi non comportano che un tacco basso e largo, ogni inconveniente verrebbe eliminato. Quanto alla mano bella di una donna bella naturalmente c'è pooo da dire : una tal mano se non viene maltrattata da lavori rustici e casalinghi, conserverà sempre la sua morbidezza e la bianchezza. Basta trattarla come il viso : acqua tiepida, saponi emollienti, qualche spalmatura con vaselina benzoinata ; le unghie stesse avranno la lucentezza voluta senza aver da ricorrere alle leccature di una toelette speciale. La bellezza acquisita. Se una donna non ha avuto da natura quella sorta di bellezza che resiste a tutti gli insulti ed assalti del tempo, del - l'atmosfera, delle malattie, degli strapazzi, dei dolori e dello ebbrezze, ma una bellezza instabile, soggetta a deterioramenti per cause minime, fugace, troppo sensibile e sensitiva, è bene che ~Ila impari i metodi per ovviare ai deturpamenti eventuali e mascherarli quando non. si possa rimuoverli di sana pianta. Non è niente di male che si insegni ad una nonna a rendere più bianca e splendida e morbida la sua carnagione, e correggere i nei accidentali, non dimenticaifao che alle volte i nei naturali invece costituiscono i cosi eletti !]rains de beauté. Tutto sta che si adoperino mezzi innocui e nello stesso tempo efficaci, ed è questo l'intento della vera cosmesi .9cientifì,ca. Qui non parleremo però della cosmesi ricostruttiva di certe parti del corpo, come il seno mano&nte o il naso a aella

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