- 306 il 3 febbraio gli jugoslavi presentavano il loro sfacciato memoriale ohe chiedeva perfino Trieste e Gorizia ! Il l O marzo l'on. Orlando, in un discor110 alla. Camera sostenne la giustizia e la coerenza delle rivendicazioni italiane, fondate sul trnttato di Londra ela autodecisione di Fiume. Por quanto non si parlasse già più di Spalato, lo di0hiarazioni tranquillizzarono : ma i fatti non vi corrisposero. Le manovre jugoslave si accentuarono favorite da.Ila politica obliqua degli ,a,lleati : si proposero arbitrati, commissioni, ecc. che Sonnino rifiutò sempre restando sulla rocca, assai poco difesa, del suo Patto di I,ondra. Ho raccontato a sufficienza quello che successe in quel periodo turbinoso che culminò con la partenza della Delegazione italiana da Parigi il 24 aprile, dopo che il Consiglio dei Quattro (o meglio dei tre, porchè i tre che comprendevano l'inglese riducevano le adunanze a un& conversazione fra loro) aveva trattato come abbiamo detto, la questione adriatica e Vi 7ilson pubblicato il suo primo messaggio. L'assenza della Delegazione italiana non fece fare un passo alla questione adriatica : anzi i tre ne approfittarono per prendere deliberazioni a noi contra1·ie : basterà citare lo sbarco greco a Smirne e le modificazioni introdotte alle indennità dovute dalla Germania all'Italia. Dopo l'infelice ritorno a Parigi Si ebbe una proposta del Colonnello Housc (intermediario americano) che faceva di Fiume una città sovrana, con rappresentanza diplomatica e difesa affidata al· l'Italia : sovranità italiana sui distretti di Zara e Sebenico. Ma Wilson oppose gravi difficoltà per la ferrovia Fiume-San Pietro, che non doveva essere - nel suo concetto - italiana. Venne poi il famoso compromesso Taròieu : stato libero di Fiume, fino a Volosca ad occidente, e fino alla ferrovia. Fiume-San Pietro al nord : protezione della Società delle Nazioni, con plebiscito dopo un certo numero di anni. Le opposizioni jugoslave indussero Wilson a compila.re un nuovo progetto : lo Stato fiumano comprende anche Monte Maggiore : l'Istria è divisa; la Dalmazia è tutta degli jugoslavi, meno Zara, considerata città libera .... sotto il controllo rlella Società <lelle Nazioni. Tale incredibile progetto fu presentato il 7 giugno da Wilson a Orlando che lo rifiutò. BibliotecaGino 81anco Il 10 giugno lo tcrg·iversazioni e i rosultati nulli della Conferenza rispetto alle esigenze logittime dell'Italia, determinavano a Roma il voto contrario della Camera c,he rovesciava Orlando e Sonnino. La nuova delegazione Tittoni tentava un nuovo metodo: quello di trattare le questioni di blocco senza arrestarsi sull'impasse adriatico. Se per molte cose tale metodo sembrò buono e provocò - almeno - un miglioramento delle relazioni nostre con gli aUea.t.i, è pure da riconoscere che la spinosa questione di Fiume non fece grandi progressi, nonostante gli onesti tentativi dell'on. Tittoui ohe aveva trovato la situazione troppo compromessa. Inoltre l'assenza o poi la malat.tia di Wilson rallentava.no ancora le discussioni, giacchè ncss"ijna deliberazione era possibile se non si avevA. l'assenso ria ,vashington, ormai caput mundi. La clamorosa e audace occupazione di Fiume da parte di Gabriele d'Annunzio e dei suoi legionari, mi.se fine alla vergognosa occupazione interalleata e alle misure che stavano prendendosi a Fiume stessa per eseguire le conclusioni di quella sciagurata commissione d'inchiesta, mandata dalla Conferenza per esaminare le responsabilità dei fatti sanguinosi avvenuti fra fiuma.ni e francesi. La commozione prodotta dall'avvenimento non indusse fortunatamente gli Alleati ad alcun passo precipitato. Anzi l'opinione pubblica francese ed inglefle cominciò a mostrarsi assai più favorevole verso l'italianità della città nostra. Intanto si maturava il nuovo progetto Tittoni - che speriamo sia l'ultimo - il quale farebbe di Fiume una città libera sotto il controllo transitorio della Società delle Nazioni : l'Italia avrebbe il mandato in rappresentanza della Società delle Nazioni : Fiume sarebbe congiunta al territorio nazionale lungo il lido istrilmo a mezzo di una striscia comprendente Vo-. losca fino alle pendici' del Monte CaJdiera. L'avvenire dirà quale sorte sarà riserbata a questi tentativi diplomatici e quale accoglienza sarà loro fatta non solo dalle nazioni alleate e associate ma a.nche.... dai sold.a.ti di Gabriele d' An - nunzio che oramai contano qualche cosa! I 20 ottob1·e 1919. CIPRU.NO GI.\CHETTI.
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