- 272 - che tosse l'espressione degli affetti e dello speranze segrete, i cori: « Va', pensiero, sull"ali dorate », e • Oh, Signore, dal tetto nntio •: offerse soprattutto il suo nome, nel quale gli irredenti continuavano ariconoscere la sigla di Vittorfo Emanuele re <l'llalia, e q11asipiù per questo significato che per la sua musica, pur tanto popolare, Trieste gli eresse, prima fra tutte lo città italiaµc, un monumento con la semplice iscrizione VERDI; sicchè in mezzo della città stava in posto d'onore il nome del rè d'Italia. Ora, avvenuta la liberazione, il Verdi può parere dimenticato : la sua mnsica continuerà a piacere, ma .nelle dimostrazioni popolari risuonano ora liberamente d'ogni parto gli inni di Gariùaldi e di Mameli. Importava adunque agli Italiani coscienti di sè di manifestare, pur attraverso agli impacci della polizia, il pro· prio sPntimonto e la propria fede mai spenta, e lo facevano o per inconscio impeto di sincerità e di braveria, o per ben meditato proposito di trascinare con sè gli irresoluti e i timidi e soprattutto di mostrare acl amici ed a nemici, alla propria nazione ed al mondo intero, che la volontà italiana sempre viveva nelle terre irredente. · In opposizione si esercitava l'opera, spesso stupida e brutale, della polizia, sempre preoccupata di oli· minare qualunque causa o spunto di di· mostrazione, giacchè non poteva intendere come la forza di quelle manifestazion'i risiedesse nel sentimento degli irredenti, sempre pronto ad esplodere, e non fof,sc già croato dalla causa occasionale che lo accendeva. Doppia perciò la preoccupazione della censura sui giornali, sui libri, sul teatro : cosi dell'impedire che i pensieri e sentimenti antiaustriaci entras• soro sul suolo austriaco e nelle menti dei sudditi, come del sopprimere quello espressioni e quello manifestazioni di Italiani soggetti all'Austria, le quali servissero a testimoniare che il fuoco covava sotto le ceneri e cresceva sempre in eston• siono e in intensità. Si impiegava maggior cura ecl energia nel secondo senso che nel primo ; tant'è vero che dopo di aver pubblicato regolarmente l'ordine di sequc,;tro contro le singole poesie e prose del Carducci, poi Rismic,e rli tarlo quando esse furono raccolte nelle opere complete ccl uscirono i due volumi dello Prose e delle Poesie. I discorsi e le poesie da recitarsi per commemorazioni od anniverearii dovevano sottoporsi alla censura preven· tiva ; commemorazioni ed annivorsarii, naturalmente di fatti e persone italiane, quindi in esaltazione dell'Italia, la quale esaltazione da parte di Italiani soggetti all'Austria era l:'ospctta e pericolosa, sia che si trattasse del seicentesimo anniversario della visiono dantesca, o dell'ottantesimo compleanno di Adelaide Ristori o dell'inaugurazione di un busto di Giacinto Gallina, a non dire dello commemorazioni nel trigesimo della morte di Giuseppe Verdi e di Giosuè Carducci, o poggio ancora nel centenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Molto volte furono proihite conferenze e commemorazioni perch~ chi doveva tenerle, non poteva presentare un manoscritto, ma era avvezzo ad improvvisare i suoi discorsi, come fu il caso di Gabriele d'An· nunzio. Naturalmente il censore si credeva in obbligo di tagliare in ogni casi) qualche frase, soprattutto quando si trattava di autori sospetti. Riccardo Pitteri, uno dei più sospetti ed esperti, aveva osservato, che t::ilvolta un passo, diremo cosi, arri• schiato, .aveva servit0 col propr.io sa• crificio a salvarne altri non meno ricchi di recondite significazioni, e perciò, com'ogli mi narrò, lungi dall'usare sui suoi versi egli stesso una censura preventiva, che è fallace, giacchè il criterio del sospetto è molto personale, nsava di mettere a bella posta qualche frase più forte, destinata a sacrificarsi CQmc sentinella avanzata .... e che talvolta si salvò, mentre cadeva sotto la matita rossa -un'altra affatto innocente di seconde inten·zioni. • • • Oltre che agli inconvenienti della censura preventiva importava di sottrarsi alla r>crsccuzione penalo per alto tradì· FERNET-BRANCA SPECIALITÀ DELLA SOC. AN. FRATELLI BRANCA DI MILANO AMARO TONICO, APERITIVO, DIGESTIVO >li INDISPENSABILE IN TUTTE LE FAMIGLIE >li Biblioteca Gino Bianco
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