Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 270 - di ritegno; la guardia accorsa per arrestare i c,)lpevoli, non si trovò dinanzi che la candela, la quale continuava ad ardere qua,:! in aria sorniona di canzonatura. E pochi mesi prima della guerra, in un giorno che passavano per Trieste le automobili partecipanti ad una gara internazionale, sventolò proprio nella piazza maggiore una bandiera tricolore, la quale era stata fatta salire in alto con l'aiuto di alcuni palloncini aerostatici da ragazzi, sotto ad un punto dove passavano fili telegrafici che la trattennero cosi a mezz'aria. Nel giardino pubblico di GÒrizia fu piantata una magnolia por· porina, la quale fiorendo divenne tutta un trionfo tricolore : difatti, i petali sono all'esterno di color rosso porpora, nell'internò bianchi, e su dal mezzo s'alza il pistillo d'un bel verde vivo. Voglio ricordare anche un aneddoto buffo. Un padre fu citato a scuola per essere infor,mato di un grave trascorso del figlio. Il professore, tutto irritato, gli mostrò il compito di casa scritto con in· chiostro verde. E poichè il padre non comprendeva, l'altro gli disse : • Come 7 non capi!lce'I Il tema è scritto in verde, e quando io avrò fatto le correzioni con l'inchiostro rosso, si avrà il tricolore! • Non meno caro emblema è la stella a cinque punte, la quale corrisponde anch'essa ad un'armonia naturale, come dimostra la quintuplice disposizione di molti animali marini (soprattutto la stella di mare) e dei petali nella gran maggioranza dei fiori ; e rappresenta un movimento ascensionale. Ma poichè è un simbolo nazionale italiano, preso a distintivo dell'esercito, era proibito dalla polizia austriaca dove essa lo sospettasse segnacolo d'italianità. Ed appunto perciò comparve nelle decorazioni dei libri, nelle aiuole dei giardini e dovunque si potè metterla.... e conservarla, giacchè qui il sotterfugio era meno facile, tratta.ndosi di una figura ben defi:Q,itae non di una ·combinazione di colori. La Società ginnastica ebbe a soffrire sequestri e pro- ·ccssi per ·averne fregiati i diplomi di premiazione degli alunni. Di una stella a ·cinque punte si cinge la testa•della figura allegorica doll' Archeologia nel basamento del monumento a Domenico Rossetti ; la quale diede tanto sui nervi alla polizia che ripetute ·volte mandò sua gente a to· glierla e sostituirla con una a sei punte, l'unica che l'Austria riconoscesse. Di questo fatidico ornamento l'architetto -progettista riusci a decorare la nuova ·pescheria di Trieste, facendovi entrare BibUoteca Gino Bianco a guisa di capitelli le poppe ùi bragozzi chioggiotti, le quali portano sul ùinanzi quasi fossero occhi, due stelle a cinque punte. E benchè appena si vedessero e sfuggissero ai disattenti, suscitarono le Ire dei leccapiattini ; e tra le straordinarie fatiche del commissario imperiale cl fu quella di farle sparire. Ora cl sono di nuovo. Alla Pescheria di Trieste. Decorazione con bragozzo cbiozzotto dalla stella a cinque punte. • (Fot. Opiglia). La fantasia popolare era sempre in cerca di nuovi segni e simboli, con i quali potesse manifestare i vietati sentimenti dell'anima e colse subito la combinazione che il nome della prllna Regina d'Italia coincideva con quello di un bel fiore, per fare della margherita l'emblema della sognata unità della patria. La polizia proibl perciò l'uso del fiore in tutti i luoghi dove essa avesse potere di farlo; p. es. nei pubblici uffici e nelle scuole ; e scrisse sul libro nero delle persone sospette quelli che lo portavan_o ; ma non, 1 potè impedire (se mai, in tal modo lo favori) il diffondersi del nome che un sempre maggior numero di genitori imponeva ai propri figli, insieme con quelli di Vittorio, Umberto, Italo, Italia, J olanda, Mafalda, Galliano. E quando uno di questi nomi veniva fatto in ùna pubblica radunanza, com'era quella per la premiazione degli alunni della Società ginnastica, scrosciavano infiniti applausi all'indirizzo, si capisce, non tanto della persona nominata, ma del significato simbolico che esso aveva, del sentimento che si sottintendeva in chi lo portava

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