Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 265 a Riv!t la g·uerra apportò tutti i vantaggi che apportò il terremoto ad un'altra cittadina del Garda, e cioè a Salò. Più tardi e più lontanamente si lavorò a Rovereto; cd invece ben poco o nulla Ri fece, per troppo lungo tempo; nella bassa Valle Lagarina, nella Vallarsa, a Tramhilleno, a Terragnolo, nella Valsugana., ove le popolazioni, per l'immensità del rl.isastro ·e la scàrsezza od assoluta mancanza di ajut,i, si sentirono avvilite, depresse, sconfortate, senza il coraggio di iniziare un lavoro rl.i cui non credevano possil;lile la fine. I Trentini della fascia di guerra, ritornati ai loro paesi, ritrovarono le loro c.ase in rovina o le trovarono vuote di tutto ; arrivarono col vestito, vecchio e sdruscito, che si trovavano indosso; arrivarono senza possedere una camicia di ricambio, un letto, un lenzuolo, una se<'lia, un piatto. Ve lo immaginate voi il tormento di trovarvi e ·dover vivere in una casa vuota rl.i tutto? di non possedere un guanciale su cui pogare il capo stanco, un bicchiere per attingere un pp' d'acqua? A questi bisogni {vestiti, lenzuola, stoLa « Via J<'ratelli >) a Borgo di Valsugana (Trentino orientale). Il governo, in g1•anparte in causa della vigile) avrchbe potuto e dovuto pensare Conferenza di Parigi, co,me rl.ohbiamo ri· · più larga.mente la pubblica carità; ma petere, e come tutti devono ammettere, che dico carità? A tutto ciò avrebbe dofece poco e specialmente fece tardi, erl. vuto pensar.e il rl.overe nazionale. Perchè esso solo poteva dare il grande aiuto J>er i danni della guerra, combattuta da lenire la grandiosità del disastro ; 'ma tutta l'Ita.lia e per tutta l'ItaJia, rl.ovrehc'crano e ci sono ancora bisogni. ai quali bero venir sentiti e sostenut.i da una sola avrebbe potuto però supplire la fl'atel- e picr1ola parte di essa? E perchè tutti lanza nazionale, la carità italiana, se è g-li Italia,ni che cùùero la fortuna di reproprio vero che « l'Italia ;s'è rl.esta », e star co~l lontani dalle bomhe, dagli indesta non solo per cantare e shanrl.i.erare, cendi, dai saccheggi, da. tutti i danni ma bensl per formare una sola grande ~ella guerra, non dovrebbero contribuire famiglia di veri fratelli. Non si può cer- spontaneamente, e con gioia, ad alleviare, t.amente dire che tale earità sia mancata; con lieve sacrificio, tale danno ? Milano, Brescia, Cremona, Rovigo, Par- Ma forse il Trentino fn dimenticato ? ma, Vicenza, Verona, ed altre città an- Eh! no; esrn fu anche troppo ricorrl.ato; cora, si mostrarono degne rlclla loro fama, ed a Trento {che dalla guerra fo dannegc corsero in aiuto dei fratelli sventurati; giata meno di qualsiasi altra N,rtc dP.l ma quante altre città fecero pooo o non paese, e rl.iessa non conserva. più traccia) fecero nulla I accorsero, a schiere, a frotte, a centinaia, BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==