Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1920

- 24 - Essendo ineguali le durate dei giorni Di qui si vede che nei nostri paesi solari veri, nacque la necessità di ab- la variazione del tempo locale arriva bandonare il tempo solare vero, deter- già a 1 minuto intero per soli 20 km., minato dalle successive culminazioni press' a poco, di distanza nel senso del Sole vero a un dato meridiano, per est-ovest. sostituirvi il tempo solare medio, de- Tale discordanza nei tempi locali, terminato dalle succo;;,;ive culmina- abbastanza sensibile anche tra paesi zioni di un Sole fittizio, lo quali si sue- relativamente vicini, non poteva più cedono a intervalli di tempo rigorosa- rimaner Jtrascurata all'epoca nostra, mente costanti. (I) Così in ogni dato dopo l'invenzione delle ferrovie e dei luogo il m.ezzud-l medio locale è detor- telegrafi. Essendo cresciute enormeminato dal passaggio di quel Sole fit- mente la rapidità, la frequenza e la tizio (detto Sole medio) al meridiano facilità delle <!omunicazioni. si ricolocale, e il moto diurno apparente del nobbe ben presto la necessità di una Sole medio determina in ogni luogo il unificazione regionale, od anche naziotempo medio locale. nale, delle ore.(l) Ciò premesso, risultano èvìdenti q ue- Più tardi fu sentito il bisogno di una i,;te tre proposizioni: unificazione internazionale delle ore, o I. - 'rutti i luoghi terrestri che almeno- di una facile e rapida conversono situati sotto un medesimo meri- tibilità dell'ora di uno Stato nell'ora diano contano nello stesso istante fisico di un altro. A ciò provvede il sistema lo stesso tempo locale, vero o medio · dei fusi orari, detto anche delle zone che sia. (2) · orarie, il quale da sopra una ventina II. - In uno stesso istante fisico d'anni in qua ha preso una notevole il tempo locale è differente da lnogo a diffusione.(2J Con esso si raggiunge una luogo, quando si tratti di luoghi ap- specie dì unificazione mondiale delle , partenenti a meridiani diversi. ore, senza discordanze eccessive dai III. - Se di tali luoghi ne consi- diversi te~pi locali e quindi senza con• deriamo due, _iloro rispettivi tempi lo- tradizioni col giorno naturale e con cali nello stesso istante fisico differì- le sue parti (mattino, mezzodì, sera e scono tra loro di una quantità costante notte).(3) che è uguale alla differenza di lon- Ritornando alle nostre efemerìdi, gitudine tra i due luoghi, cioè all' an- è manifesto che per ogni luogo sono gol o compreso tra i loro rispettivi me• -fra loro equivalenti le due locuzioni: ridiani, misurato in tempo invece che " ora del passaggio del Sole vero al in arco (nella proporzione di lh ogni meridiano, éspressa in tempo medio le15°, di l'" ogni 15' e di 1• ogni 15"). gal e,, e "tempo medio legale a mezzodì Se il luogo A è situato a levante del vero ,,. Dunque, nelle pagine mensili luogo B, a ogni istante il tempo di A da 40 a 63, la colonna intitolata "passarà uguale al tempo di B più la ri- saggio (del Sole) al meridiano (di Rospettiva differenza di longitudine. ma),, dà il tempo medio dell'Etna a Per farsi unconcettoesattodelmodo mezzodì vero di Roma. rapido con cui variano i tempi locali in Di• qui si può ricavare facilmente proporzione delle distanze dei luoghi il tempo medio dell'Etna a mezzodì in longitudine, basterà considerare i vero di un altro luogo qualsiasi di cui seguenti numeri: si conosca, naturalmente, la po;izione Làtitndine ATco di parallelo in longitudine. corrispondeute a 1m p · ·1 d d' C geografica di <lift', in longit. er esempio, 1 uomo 1 omo è situato a 30m 19•, 3 di longitudine orienkm. 21 · 96 tale da Greenwich, e. l'Osservatorio del : ~~'.;~ Collegio •Romano in Roma a 49m 558,1 , (1) NAgli usi civili questa riforma fu intro• dotta verso la. fine del secolo XVIII e nella prima metà del XIX, secondo i VR,rinaesi d'Europa. Vedi M. RAJNA, L'ora esatta dappertutto, (Milano, U. Hoepli, 1897), pag. 52. (2) Il tempo vero ci è dato immediatamente dagli orologi solari comuni (le cosiddAtte meridiane), dove la linea del mezzod\ e le altre linee orarie ROuo altrettante rette. Il tempo medio ci è dato dagli orolo~i mecçanici i onan, quanto ph'l sono nerfetti, tanto meglio si avvicinano all'i<leale di un andamento esattamente uniforme. BibliotecaGino Bianco (1) L'esempio fu dato nel lR43 rlalla Gran Bretagna, che adottò l'ora unica di Greenwich P"r l'Inghilterra e la Scozia, e l'ora di Dublino per l' IrfandR,. L' Jt,alia atlottò nel 1866 l'ora <li Koma, e la_ J<'.rancia nel 189l l'ora di Pari~i. . (2) Vedi, ~n fine. delle pre~enti spil'g-azioni, 11 qoadro dei tempi legah dei principali Stati del mondo. · (~)1Per maggiori nozioni sulla misura del tempO'e_snl si~tema, d';"ifusi orari consulta il g-ià clt.ato hbro d1 M. RaJna: L'ora e~atta dappertutto, pag. 47 e seguenti, \

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