- 536 - n,bile manovra - anche di monte Yal tato da tor)lrùiuiere, si avviava a Durazzo. Dencltò fati-e segno· ad intenso fuoeo avversario le nostre siluranti affornlnrono mui, 1:nve tr11,i:porto e colpinrno mia delle urntà di scorta, rienfranilo quindi incolumi alla base. Bell11,. L' 11 foùliraio, 11oi:;tresilnnrnti penctr:trono n<'lb hain, tli lluc(':ni, pt•(';;so I~inme, man<laudo a vicco n11 grosi:;o 1iiroscafo nni;,tritu·o coli\,.ancorato. Nello Rlt'8so mese gli Austri1H·i riù· 110varouo pitL volte le sol nlp;gio stol'l'<'· rie su Yenczia, Paùovn,, 'l'reviso, Has1•,rno, Vicenza. Squa,lriglie :wrce i la- )ian(I c hl'ilanuicho ho111\H1,rtlarn11r0nmpi di aviazionc, sta,:doni fcn·o, ial'it•, sta!Jilimeut i di rctl'0Yi11,11t>mi,·i.);ott•\'oli trn IJU<:s(P op<'1•a7,ionifurono il hon, ùanla1ni·nto lll'l la 8!t1,zionedi Innshnwl,, C''lcnuito tht umi, 110fitra ~11naurig-liiLil 20 frl,ùraio, etl il ùomhardamento ,lell' arRtmalr e dei tlrpositi militari <li Pvla, esrgnito da idrovolauti della nostra R. Marina, nella notte sul 28 febbraio. Le operazioni nella primavera 1918. Nclh1, uotte sul 14, il capitano cli corvetta Pellegrini penetravft nel porto di J>ola e silurava una corazzata nemic:1, del ti})O Vfrib11s Unitis. Ritm·niamo allo scacchiere terrestre·. N ell' a!:lpra regione del Tonale, all' 11,lba ilei 2;; maggio, i nostri Alpini attacca1·0110con impeto le posizioni nemiche. La battaglia si .svolse acca11ita per tutto il 25 e per il 26, e si chiuse con brillante vittoria dei nostd che si imvadronirono delle imvortanti posizioni della Conca:~ della Cima di Presena, catturando all'avversario 870 prigionieri, 12 cannoni, ·14 bombarde e mortai, 25 mitragliatrici, molte centinaia di fucili. All'estrema a'.a destra del La 11tabilizz1tzioue sulla nostro schieramento la testa froute si mantenne fino al Ini::. GL\N~1 CAPR0~1 <li ponte italiana di Caposilo mage:io, interrotta soltanto costrnttore di nero• era stata con azioni locali al- ~ , plani cla bombardatla urti di pattuglie, e da rin- mento. largata, 'rafforzata. N olla sera sciti colpi di mano, dei quali del 19 e nella notte sul 27, giovii, ricordar~ quello del 2 aprile a nostre fanterie scelte con cooperazione snd cli l\Iarco, quello del 20 ad est cli di artiglieria ed efficace concorso di lan1\Iori, in Val Lagarina, del 17 e del 25 -ciafiammo, allargarono sempre più il a Vahnorbia e a Dosso, sconvolgendo lò respiro della testa di ponte. sbarramento della strada di Rovereto, Il nemico tentò subito violenti contlcl 24 a Pedescala, in Val cl' Astico, trattaccbi, che si infransero contro la drl 1? e del 28 presso la foce del Piave.· nostra salda resh1tenza. Le perdite, Tali operazioni pal'evano preludere ad sofferte dagli Austriaci, furono assai una ripresa della battaglia, ma il mal gravi. Vennero catturati 7 ufficiali, tempo, che imperversò ostinato per tutto 433 nomini cli truppa, 4 bombarde, 10 l'aprile, impedì che esse assumessero mitragliatrici, parecchie centinaia di uu più ampio sviluppo. fucili, a\'llli da trincea, abbondanti mu.:. Un brillante fatto tl' armi fu com- nizioni. Il nemico ritentò varii contratpiuto dalle nostre truppe, il 10 maggio, tacchi nei giol'ni seguenti, ma senza coll' espugnazione di monte Corno, ove, alcun risultato. -due anni prima, gli Austriaci aveva.Ho Frattanto in Italia si aveva la sencatturato Battisti e Filzi. La nostra sazione che l'Austria preparava una azione, diligeutemeute preparata, fu formidabile offensiva contro la nostrU, condotta di sorpresa da parte cli una fronte. Nuove unità venivano trasporcompagnift della brigata Miwgr, e da tate dalle Ù'Onti russa e romena, e nelle una compagnia d'assalto. Nella notte l'etrovie nemiche si notavano insoliti sul 12 il nemico tentò di riprenderei ammassamenti di truppe e di materiale moute Corno; ma accolti dal nostro bellico. Fra i preparativi dell'avversafuoco di artiglieria o contrattaccati alla rio Ya anche considerato lo sgombero baiouetta, gli Austriaci doYettero re- della piazzaforte di Pola dalle unità natrocedere con gravi perdite. vali maggiori, poichè quel porto non era Frattanto i nostri marinai, con eroi- più cfa riguardarsi come un rifugio siche imprese, infliggevano gravi danni cnro, dopo che nostre torpedinie1'e vi al mwiglio nemico. Così, nella notte erano ripetatamente .penetrate. Durante sul 13 maggio, nostre siluranti attacca- le operazioni di sgombero, due grandi vano un convoglio austriaco, ohe, scor- corazzate austt·iache del tipo Vfribus CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca Bibliotei 3
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