- 532 - inglesi, i-alutate, duranti" il loro pas- s:unrnto infranti. AB' aln destra gli Ansaggio per lo regioui italhme, da eutu- striaci arrivavano sul Col della Berretta, siastichc mauii'cst.tzioni. 11111, 110 Ycniva,no quasi completameute Dal 26 novembre al 4 dicnmlir<' la ricacciitti diii nostri contrattacohi. La lotta attrnvrrsò un periodo di stasi, in- b1tttaglin, fn 1·ipresa dalle nostre truppe, tC'rrotta soltanto da duelli di artiglio- il 12, :1Unullando quasi del tutto i lievi ria. Il mattino dC'l 4 il ncmioo sviluppò vantaggi renlizzati dagli Austriaoi il 1mll' altopiano di Asiago uu duplice mo- giorno precedente. ,·inwuto avrnlgente, cioè tfa nord-o\'cst Due azioni sincrone alle ali del nocoutro il tratto Sisemol-i\1elotta, e da stro sohieramento vennero SYiluppate nor<l-cl'lt contro il segmento 'l'oudarn- dal nemico nella giomata del 13. Ad ùllr-B:ult•nC'cche. L'attacco <li nord-ove11t oYcst esso attaocò i colli Caprile e Bersi iufrause ooutro la resistcmza doi 110- reLta, senza successo; aù est tentò di stri sol<lati, cho contrattaccai·ono poi attanagliare ai :fianchi il saliente ùel ,iolcutcmoute. Lo sforzo di nord-ost, Solarolo. fttYorito ùal torreno coperto, inconti-ò Gli assalti oomincia1·ono allo 11.30, 1rnre su perbi ostacoli nello nostro truppe, o le masse nemiche, sempre crescenti ('ho, solo, quando il nemico ricevette tli densità, si rovesoiarono su CoJ del- <·opiosi riuforzi, ritirarono alcuni nuclei l'Orso, sul Solarolo, ed n,lla testata di t,roppo :\Yanzati e'1 opposho più indie- Val Calcino. I nostri soldati resistettro, sulla fiancata nioridionale di Val tero solidamente, ripiegando solo di poG:ult'na, nna cortina più resistente. chi metri, sopra una linea successiva. , 11 5 il nemico, approfittando dei te- Il nemico persistette nello sforzo sul 1wi vantng~i conseguiti il giorno pre- massiccio del Gr'a,ppa, dove il 14, lanet•1l<•11t<' !'.piuflca fondo l'azione per far ciò all'attacco poderose masse di fan- <':Hh-1·0ùa t<'rgo il bastione Castelgom- teria, itt regione ùi Col della Berretta.. herto-i\Iclotto di Gallio. Le nostre truppe. 1\'.Iagli assalti uemici si infransero contro opposero tonaco resistenza, cedendo il la nostrn resistenza ecl infine gli Autorl'eno palmo a palmo soltanto quando, striaci furono nettamente respinti da hiHtemata una retrostante posizione, un nostro contrattacco. L'avversario venne ordinato di ripiegarvisi. Contem- però che, uel frattempo, non aveva mai porancamento una colonna austriaca, nillentato l'intenso bombardamento dei av\·eutatasi contro il nostro sbarramento rovesci delle nostre posizioni, .rinnovate iu fonilo Val Brenta,.vonh'a sanguino- le sue forze, nella sera lanciava dense i,ameuto respinta. colonne all'assalto, raggiungendo Col Una violenta preparazione di arti- Caprile. Sforzi austro-tedeschi cbntro glicria preludeva il 6 dicembre ad uno il Solarolo non riuscirono. sforzo nemico contro la cortina naturale La battaglia si riacoose violenta aJ.., l::iisemol-Stenflo. Dopo sette attacchi l'alba del 16. Ad una nostFa puntata riu~ch-a al uemico ùi ottenere vantaggi controffensiva su Col Caprile, l' avv<'rsnl l::iisemol.Tuttavia il giorno seguente sario oppose forze preponderanti, che 150 appa,reoehi italiani, francesi, inglesi costrinsero i nostri a ripiegare su linee Ìl'l'ompevano sulle linee nemiche, bom- retrostanti, fìnchè, sopraggiunti rinforzi, hanlando truppe e stabilimenti di re- le truppe italiane riuscirono a rovesciare trnvia. il nemico sulle sue posizioni di partenza. Nclht giomata del 9, ad est di Capo Nello stesso giorno il nemico pronunSih-, uua colonna ungherese che aveva ciò un attacco in Val Brenta; ma la ottenuto qualche guadagno nelle posi- nostra artiglieria costrinse gli avverzioui ita.fotue all'agenzia Zuliani, ve- sarii a retrocedere in grande scomni rn, contrattaccata e respinta dalle piglio. no!'itre trnptie. N9Ua notte seguente due Truppe s~elte tedesche, approfittando 8ill1ranti italiun~, penetrate nel porto della nebbia, si avventarono il 17 sulJe di Trieste, nft'o~darono con preciso lau- nostre posizioni dello Spinoncia, del cio di siluri la nave austrlaca Wien. Solarolo e di Val Calcino, ma senza otL' 11 si riaccendeva violenta la bat- tenere alcun vantaggio. Nè miglior esito taglia ~ml Grnppa. L' azione nemica obbe per l'avversario un suo tontatiYo puntò da un lato contro le linee ùi Col contro il Col della Berretta. CapriLP, Col della Benetta, Col del- Un nuovo colpo di ariete tentava a l'Orso; dnll' altro contro lo Spinoncht sua volta il generale austriaco Krnuss cù il, Sohuolo. Ali' ala sinistra gli as- sull'ala sinistra del nostro settore disalti nemici, sferrati prevalentemente fensivo, tra Brenta e Piave, lottando contro il Col del!' Orso, venivano deoi- ferocemente tutta la giornata del 18, CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca Bibliotec ni
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