Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 463 - • mirando ad allucciarsi con la Rumnnia e con la Russia meridionale (vedi cartina). L'economia dei paesi sudslavi è prevalen· temente agricola, come abbiamo veduto; prima clellaguerra l'ItaliR, esportava in essi principalmente manufatti di genere non troppo fine, come conviene ad un mercato povero. Tale realtà poco verrà modificata dalla guena. Ma noi dobbiamo sopratutto fare riyivere l'antico scambio commerciale marittimo erl esportare anche il nostro personale tecuico, che occorrerà per la ricostruzione dei paesi devastati della guerra. La conoscenza della lingua serbo-croata e, in generale, di quelle slave, sarà. un grande appo·ggio per i nostri .commercianti, dottori e tecnici. L'insegnamento dello slavo va introdotto nelle nostre scuole speciali. Fin dal 1848 Nicolò Tomma~èo voleva istituita a Venezia una cattedra di lingue slave, e, nel futuro riordinamento della università italiana, Bari potrebbe pretendere a buon diritto a diventare un centro di studi slavi per gli italiani e di studi italiani per gli slavi balcanici. Insieme col commercio deve procedere lo scambio degli uomini. Un'ottima inizintiva è stata prosa a Milano per cura di un gruppo di industl'iali e di uomini politici per aiutare e tutelare pih di 200 studenti serbi che, profughi, han cercato ospitalità nel nostro paese e la parola della scienza nelle nostre universit.~. Quando la Jugoslavia sarà ricostituita, si dovrà continuare questo buon sistema, concedendo borse di studi a studenti dei Balcaui, e mandando nostri stndenti nei Balcani a conoscere e a studiare la lingua e il paese. GIUSEPPEPREZZOLINI. BIBLIOGRAFIA SOMMARIA LIBRI. R. SgTON· w ATSON: 1.'he Southern Slaw Question and the Hababurg .Monarchy, Lon· rlon, 1911. Opera principe sulla questione. Più importante la traduzione tedesca con modiflca• zioni ed aggiunte, Berlino, 1913. E. DENIS: La grande Serbie, Paris, Delagravc, 1915. Storia della Serbia e della questione ju· goslava veduta d::, un punto di vista serbo. V. GAYDA: L'Austria di Francesco Giuseppe, Torino, Bocca, 1915, 2a ed. - L'Italia d'oltre confine. Le provincie italiane d' Amtria, Torino, Bocca, 1914. Corrispondenze d' un giornalista colto o rapido, piene di interesse. P. DE LANUX: La Jougoslavie. Paris, Pa.vot, 1916. Scritto non sempre ordinato d'un corri· spondente di giornali, largamente informato specialmente per la Bosnia-Erzegovina.Punto cli vista jugoslavo. La Dalmazia, la sua italianità, suo valore per la libertà d'Italia nell' À.driatico. Scritti di G. DAINELLI.T. DEBACCIVENUTI, P. R. RAMBALDI, A. DUDAN,E. G. PARODI, .à. CIPPICO, .à. OREFICE,P. FOSC.ARI, .à. TA• M.ABO.Genova, Formiggini, 1915. A. TAMARO: Italiani e Slavi nell' .Adria• tico, Roma, Athreneum, 1915. Espongono il punto di vista clel nazionalismo italiano. L. V0INOVICH: Dalmazia, Italia e unità jugoslava (1797-1017), Ginevra, Georg, 1917. Ricco di documenti, espone il punto di vista del nazionalismo jugoslavo. G. PRE7-ZOLINI: La Dalmazia, Firenze, Libreria deliri Voce, 1915. c. MARANELLIe G. SALVEMINl: La q11eatione dell'Adriatico, Firenze, Libreria della Voce, 1918. Espongono il punto di vista democratico italiano. ( Italia e Jugoslavia, a cura di G. SALVE· llIINI,K. ST0JANOVIC,A . .ANZILOTTI, A.. TRUM· BIC, G. BORGATTA,D. LEVI MORENOS, A. BALDACCI,L. MIRIC, A. GH!SLERI,G. PRRZ· ZOLINI,Firenze, Libreria della Voce, 1918. Saggio di collaborazione italo slava sui principali problemi che· interessano le due nazioni. Prosveta À.lmanach za godimi 1918, Ginevra, 1.918 (Almanacco di coltura per l'anno 1918). Contiene scritti e ritratti di tutti i prin· cipali uomini politici e l~tterati jugoslavi, nonchè illustrazioni dei loro artisti. Una biCalli scompaiono per sempre col Cerotto "UNICO,, duroni occhi · Chiedete solo il Cerotto " UNICO ,, pernice L. 1,50 l'astuccio. INSELVINI al, C. - Milano - Via Vanvitelli, 68 CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banoa

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