Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 459 - grazione presentò tutti i caratteri della no· stra emigrazione, con una sola differenza: che alimentò nel suo seno un forte spirito nazionale, cosicchè negli strati più coltivati di essa, nelle numerose e forti società, presso i giornali sloveni e croati (i serbi sono in assoluta minoranza) degli Stati Uniti, il movimento jugoslavo più spinto trovò il ma,ggiore numero di aderenti e di apostoli, che con le loro sottoscrizioni sostennero l'azione in Europa del Comitato jugoslavo. « Le colonie jugoslave d'America e dei Domini britannicicostituiscono l'appoggio morale e finanziario più prezioso della nostra propaganda» scriveva il Trumbic. In contrappeso all'azione del Governo Serbo, distinta da esso e rispondente ad una realtà storica che afferma sì l'unità delle genti sudslave, ma insieme le loro differenze, si formò un altro organo, unsemigoverno, quello degli jugoslavi. Il fatto fondamentale che avvenne, dopo più di due anni d'azione parallela ma distinta, fu la dicbiàrazione impropriamente ma popolarmente detta Patto cli Corfù. XI. - Il Patto di Corfù. Che cosa era accaduto in questi tre anni di azione parallela ma non comune, fra il Governo Serbo e il Comitato jugoslavo, perchè si sentisse la necessità di giungere a precisare ufficialmente un programma di azione politica futura, fissante i principi dell'unione territoriale· e della organizzazione interna d·ello Stato~ Come in un commento ufficiale al testo della Dichiarazione, lo diceva l' on. Trumbic, erano avvenuti due fatti di grande importanza internazionale: l'entrata in guerra de• gli Stati Uniti e la rivoluzione russa, le cui conseguenze militari e politiche non si sono certamente circoscritte alla politicaj ugoslava. Con l'entrata in guerra degli Stati Uniti la forza del Comitato jugoslavo diventava molto più importante che per il passato ed il Governo Serbo era costretto necessariamente a tenerla in maggior •conto: forza che non si limitava più soltanto agli aiuti finanziari ma portava ormai anche l'aiuto di uomini e di una opinione pubblica, l'americana, cli grande peso. Ma la caduta del regime czarista e del governo borghese che cercò di succedergli per breve tempo, mantenendo i patti stretti con gli Alleati dell'Intesa, era di ancor maggiore importanza per la politica serba. Cadeva così il grande appoggio alla Serbia della potenza russa, che aveva considerato il piccolo Stato slavo come una sua a van guardia verso l'Adriatico. In Russia non era molto ben vista da tutti i circoli ufficiali la riunione ~ella Serbia· ortodossa alla Croazia cattolica, che si temeva dovesse restarle superiore per numero d'abitanti e sopratutto per la coltura maggiore, togliendo così lo Stato slavo alla influenza della politica rusaa. D'altra parte la rinuncia della Russia sia al patrocinio degli interes'si setbi nei Balcani, sia alla conquista di Costantjnopoli, liberava gli stati interessati all'equilibrio dell'Adriatico e del Mediterraneo e toglieva forza alle obiezioni fondate sul tiruore che, a traverso una grande Serbia, si dovesse sentire il peso di una grandissima Russia. Concludendo, la forza serba era da un lato diminuita e rendeva quindi più facile l' accordo con gli interessi sloveno-croati rappresentati più particolarmente dal Comitato jugoslavo; e anche gli ostacoli.}>olitici alla loro unione, che forse erano abbastanza gravi, si trovavano appianati. La dichiarazione di Corfù nasce da questo nuovo equilibrio di forze. Non ne riproduco che gli articoli più importanti, nei quali, chi ha letto con attenzione quanto bo scritto finora, troverà il peso •di tutti i problemi dell'unità jugoslava che ho indicato. « 1. Lo Stato dei Serbi, Croati, Sloveni, che sono altresì conosciuti con i nomi di Slavi del Sud o jugoslavi, sarà un Regno libero é indipendente, con un territorio indivisibile e una nazionalità unica (un diritto unico di cittadinanza). Questo Stato sarà una monarchfa costituzionale, democratica e parlamentare con, alla testa, la dinastia dei Karageorgevic, la quale ha sempre condiviso le idee e i sentimenti della nazione, ponendo sopra a tutto la libertà e la volontà nazionale». «9. Il territorio del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni comprenderà tutto il territorio sul quale la nostra nazione dei tre nomi v~ve in masse compatte e senza discontinuità. Non potrebbe essere mutilato senza danno per gli interessi vit:1,li della comunità >}. « La nostra nazione non reclama nulla di quello che appartiene agli altri. Non reclama che quello che le appartiene. Essa desidera liberarsi e costituire la sua unità. E perciò rifiuta coscientemente e fermamente ogni soluzione parziale del problema della sua liberazione e unificazione nazionale. Essa pone il prob?ema della sua liberazione dal dominio austro-ungarico e della sua unione con la Serbia e il Montenegro in uno Stato unico formante un tutto indivisibile». « 10. Il mare Adriatico sarà, nell'interesse della libertà e dei diritti, eguale di tutte le nazioni, libero ed aperto a tutti e ad ognuno ». « 18. (Secondo capoverso). La Costituzione clarà_al popolo la possibilità ò.i esercitare le CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca , 11 I\.

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