- 458 - della polizia e del governo militare austriaco, eia per iniziare all'estero l'agitazione contro il governo degli Absburgo. Infine, tra gli irredentismi che la dichia• razione di guerra faceva scattare, sorsero dissidi, attribuendosi ognuno il diritto di prenotazione sopra zone disputate fra le varie razze. Cosl dissenso di poca importanza, fra serbi e romeni per il Banato ungherese ; così dissenso di importanza assai più g~·ave, europea addirittura, tra jugoslavi e italiani per le regioni del mare Adriatico e particolarmente per la Dalmazia. IX. - Il terrore dell• Au~tria. Appena scoppiata la guerra il governo austro-ungarico adottò nelle provincie jugo• slave un 1·egimedi terrore. Tutto ciò che poteva essere sospetto di sentimento ser'bofilo venne elevato a corpo di delitto: l'alfabeto, la religione, un fazzoletto con i colori nazionali, un ritratto, la stessa lingua slovena o serbo-croata. Processi per alto tradimento vennero dovunque promossi. Furono giustiziate a decine persone del movimento nazionale, preti, sindaci, giornalisti. Vennero distribuite migliaia di anni di prigione. Migliaia di cittadini furono arrestati, tenuti in prigione, relegati in campi di concentrazione, bastonati, fatti segno ai peggiori trattamenti, decimati con la fame e con le malattie infettive. In un trasporto di internati si trovavano 4 deputati al Parlamento, 5 della Dieta, 16 preti cattolici e ortodossi, 17 avvocati e notai, 5medici, 38commercianti, 7 giornalisti, 16 impiegati dello Stato, 32 benestanti, 12 studenti, varie signorine e signore di cui due madri col bimbo ancora lattante, e 200 contadini. Essi, stipati nei vagoni bestiame, non ebbero da mangiare in quattro giorni e quattro notti che una sola volta; in compenso furono spesso ingiuriati e picchiati. Uno morl in viaggio, due appena arrivati. Molti erano svenuti e non poterono camminare scendendo dal treno. Dopo parecchi mesi, senza interrogatorio, molti furono messi in libertà. Si potrebbero riempire volumi dei fatti di questo genere narrati al Parlamento dai depu- . tati Biankini (dalmata), Benkovac (sloveno), Korose6 (presidente del Club parlamentare jugoslavo}. Il più celebre racconto, tradotto e riprodotto in tutti i giornali italiani è quello del dalmata Tresi6-Pasivi6, che fu una delle vittime del terrorismo austriaco. X. - Il Comitato· jugoslavo. A questo regime rispondevano da.Il' estero gli emigrati politici, moltiplicando cospirazioni e manifestazioni antiaustriache. Alcuni fra i principali promotori dell' accordo di , Fiume fra i quali ricorderemo la figura apostolica di Frano Supilo e il dott. Ante Trumbio, sindacò di Spalato, vennero in Italia nel secondo semestre 1914 cercando un accordo con l'opinione pubblica e con il governo italiano « ma le porte della Consulta restarono chiuse 011tinatamente agli ambasciatori della Yugoslavia » (Mes1aggero, 8 agosto 1917) e l'opinione pubblica, eccitata da informazioni inesatte, salvo pochi gruppi isolati, si mostrò piuttosto sfavorevole. Eflsi ripararono a Londra, dove fondarono il Comitato jugoslavo, unendosi altri membri rappresentanti tutte le terre j ngoslave e trovando largo appoggio, anzitutto presso quei circoli idealisti e radicali dell' Inghilterra ohe hanno sempre accolto bene i profughi politici di ogni paese; poi presso quei pubblicisti che già si erano largamente interessati alle questioni politiche austriache e specialmente presso il signor ·wickham Steed del T-imes., e il signor Seton'. ·wa.tson; infine presso quei gruppi di emigrati slavi che da anni avevano trovato in Inghilterra, come in Francia, e sopratutto in America, un terreno adatto per la loro espansione economica e per lo sviluppo del loro pensiero politico. Questo lato dell'emigrazione in America va messo bene in luce, per l' influenza economica che ha avnto snll' azione dei Comitati jugoslavi e per quella morale esercitata sullo spirito degli americani, tanto più importante in quanto l'America ha acquistato, col tempo, un potere decisivo sui fini della guerra. L'emigrazione negli Stati Uniti, che fino al 1880 era prevalentemente anglosassone e tedesca, dopo il 1880 venne cambiando com• pletamente di carattere e si fece da latina - slava. Nel 1880 i• emigrazione slava era del '1 °lo, nel 1900 era invece del 43 °lo, Tale emiBiblioteca_Bemporad per i ragazzi . . Ma~n1fica collezione artisticamente illustrata Rilegata m tela - Coperta a colori - Ogni volume L. 4 CATALOGO A RICHIESTA -- R. BEMPeR110 & FIGLIE), Editori. FIRENZE BibliotE CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca e
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