457 - 'soldati austriaci inviati al confine; deputati e giornali slavi si mettono al servizio dei serbi e ammoniscono il governo di Vienna di non muotere, di non toccare la Serbia .... È UD movimento che fa pensare; c'è già un irre• dentiemo che deve preoccupare».· La Serbia diventava, .dunque, subito dopo le guerre balcaniche, più che un ostacolo al dominio balcanicç> dell'Austria, un pericolo per la sua compagine statale. Si apriva un duello fra il piccolo stato e il grande colosso, simile a quello tra il Piemonte e l'Austria, per la penisola italiana. E. l'Austria non esi • tava. Valendosi dei suoi legami nella Triplice Alleanza con l'Italia rispetto all'Albania, co• st-ringeva la Serbia a rinunziare allo sbocco sul mare Adriatico e suscitava fra i popoli federati dei Balcani la guerra nella quale la Bulgaria avrebbe dovuto sconfiggere la Ser· bia, ma dove invece battuta dai Serbi e Greci ed assalita alla- fine da Rumeni e Turchi, ve• . deva svanire ogni sogno di predominio bal• ca.nico. Allora l'Austria si metteva a-d at· tendere la prima occasione per schiacciare definitivamente la Serbia, che non poteva con le umiliazioni nè con la si;,ada dei suoi satelliti à.bbattere. VII. - Scoppio dell':' guerra europea. L'occasione veniva offerta dal delitto di Sarajevo. Tutti hanno creduto, nei primi tempi, alla versione austriaca del delitto po· litico irredentista.L'arciduca d'Austria, che Sarajevo sia stato, almeno in parte, deei• derato e provocato, se non addirittura pre· parato, dalla polizia austriaca, la quale da mesi andava cercando l'occasione di poter . tirare 'la Serbia in UD caBU8 belli. Certo è che Prinzip pare abbia agito da esaltato spontaneo e isolato, e Cabrinovic, autore del primo attentato che non riuscl, ha fatto confessioni troppo abbondanti per non esser sospetto. Comunque eia, l'Austria.colse l'occasione. Un mese dopo presentava alla Serbia l'ulti• matwm che, accettato, le avrebbe tolto ogni potere sovrano di Stato é ridotta ad un vero vassallo dell'Austria. Tuttavia il Governo ser•. bo, nelle ventiquattro ore concesse, si sforza di accettare quasi tutte le richieste dell' Austria per offensive che siano. Sopra due soltanto fa riserve, e si rimette al giudizio del Tribunale dell'Aia. Ciò basta perchè l'Au· stria, pur comprendendo di sollevare con ciò la guerra europea, rompa le trattative nel ter· mine da essa fissato e tiri i primi colpi di cannone su Belgrado. Si inizia così la grande tragedia che ancora dura. Oggi il territorio della Serbia, dove due volte gli austriaci sono stati respinti e battuti, è invaso dal nemico. Ma l'anima dei Serbi non è ancora doma, il Governo è sempre •deciso a non cedere, un piccolo esercito serbo sopravvissuto alla catastrofe della fine del 1916, si batte ancora per la libertà del suo paese e del mondo. • VIII. - Sue conseguenze sull'idea jugoslava. impersonava i progetti del trialismo, ossia Quali furono le conseguenze della guerra della nuova· costituzione austriaca dove gli europea sul movimento jugoslavo i La prin· Slavi del Sud avrebbero avuto il loro posto cipale fu questa: che l'Austria• Ungheria si accanto a.i tedeschi ed ai magiari, venne uc• trovò subito presa di mira, apertamente, dai ciso con due bombe in un3i via di Sarajevo, vari irredentismi degli Stil.ti confinanti: itain Bosnia, mentre le attraversava con la sua liano, rumeno, serbo. carrozza fra feste e bandiere. Certamente i La. Serbia perse ogni ragione politica di serbi dovevano apparire come i responsabili ritegno. La politica della « grande Serbia >>, di questo attentato. Essi odiavano il sosteni• che restata fino ad allora. nelle sfere della tore dei cattolici in Bosnia; erano le giornate pubblica opinione e tra i giovani, non era in cui si festeggiava in Serbia l' anµ.iversario mai diventata dottrina di governo, ebbe il di Koesovo; e i serbi s'erano segnalati per le consenso ufficiale: la Serbia, da allora in poi, società segrete, per gli attentati a mano ar- non combatte più soltanto per la propria in• mata, di cui uno nella stessa Sarajevo e due dipendenza ma fa proprio il sogno delle poa Zagabria. Se anche i serbi austriaci, in per• polazioni jugoslave di raccogliersi in un eolo fetta connessione con società del regno in Stato (voto del Parlamento serbo novem• Serbia, avessero preordinato questo attentato, bre 1914, confermato nel giugno 19Ì5). Essa non si sarebbe potuto trovare straordinaria . aspira ufficialmente ad essere il Piemonte la cosa, come noi non troviamo straordinari delle genti jugoslave, prende sopra di sè la gli attentati dei patriotti italiani contro i Bor• responsabilità del grave compito di unificarle. boni di Napoli o di Parma. Nelleprovinciejugoslavedell'.Austria-Un· Ma esaminando la faccenda dopo quattro gheria le speranze suscitate da questa enorme a~, alla luce di molti racconti _e testimo• cri_sifur~no pure grandi. Molti dei principali m~ze, tutto ciò. appa~ i_neno_ch~aroe aero- ag1taton della coalizione serbo-croata paeplice e a.uto~evoli studiosi oom~c1ano a so: sarono in l1:9lla, sia per sfuggire alle persespettare ragionevolmente che l attentato d1 cnzi01~i, a.gh internamenti, alle soppressioni CJIEDtTO ITALIANO • QualalaSI' operazione di banoa f3ibl•otf,va u,no [11a, tL;L
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