Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

J.J4 e San l\Iaroo ! San .l\larco ! Chi nel gridare quC'ste dne parole non se~to risonarsi nell'anima, non sento r1spontlcro ad esso un'eco indefinibile, una voce tremenda e oaraL. In queste duo parole che scoppiano dal cuore dei ri- ~orti conquistatori di Candia, io sento fremere l'inno dello battaglie, 1:t vittoria ili Lepanto, la morto di Bragatlino il valore de l'ottuagenario Dandolo' elio sullo brecce della vinta BiHanzio, fulminando i nemici, inalbera lo stendardo della gloriosa sua patria •. e In questo grido insomma havvi nnclici secoli di glorie e di sventure, ltavvi un passato ohe spaventa e ohe consola, un avvenire che iuebbria di animose lusinghe .... Tutti i gridi, tutti i canti di gioia di un popolo che si rialza per soinpro sono potenti a ohi li intuona o a chi li ascolta sollevarsi a Dio i:p. una parola di ooncordin. e di aruore; in un-~iuramento di fede cittadina invinoibile; ma iq. quest,o gt•iJ,lo e Viva San Marco,. vi ò ,nm votenz:L più grande, vi è una soleÌÌì:rità d,o.ogpi cuore comprendo, che tutti i ;t>opoli inebbria, perchè in questo grifi?> vi è la storia del mondo, da qttando· ~om:1 cadde snervata e diede ai profughi dello Jagnne il suo avvenire di glorio. Viva San Marco!> flOno le paludi, 1m tempo giardino eh Salona; ora, e da secoli, marcita i111meu1;a di acque stagnanti. E rivedo ancora dinanzi agli occhi e nell'anima le immagini elci bianchi ruderi cli Salona, l'anfiteatro c>lli tcmpii cosi vivi e sereni tra il verde tlC'l frumento e dei mandorli in faccia al mare turchino. I lJeristilii rossicci della, basilica, le colonne rovesciato del tempio Extramoenia, i capitelli enormi e le arche del oimitero cristiano, giù giù fino al magnifico battistero IJaiono abbattuti dall'ira divina. Stendesi da un bto il mare phwidissimo, azzurro, quasi violaceo, ohe cinto dai monti Velebit e dalle sponde somlHa un lago, e ricorda, i bei laghi lorn hanli; la spiaggia digrnllante verdeggia tli olivi; o da px·esso sorge il pittoresco Tuscnlum dagli sporti pesanti, dallo sottili colonne e dai capitelli corinzii, in faccia alla rovina dei sepolcreti e <lei templi superbi. Gli archeologi non paghi delle mnra doli' Acropoli del tem11Odi Cesare, tlolle mum di Marco Aurelio e delle fortificazioni romane e meclioevali, cercano ostinatamente traccie di mura e toni preromane e preistoriche, mentre l' eterna natura indifferente tutto avvolgo e confonde iu una lussureggiante vegetae Veneziani, come foste fratelli ai iione. Dalmati nei giorni della gloria vostm, siatolo anoh' oggi ohe la, nuovn. ('rn prometto glorie maggiori a noi tutti. e I dalmati ve ne ricambieranno, io Nel 119 il consolo romano Cecilio confido, d'invincibile amore. Perchè da l\Iotello mosse col sno osc>rcito dalh cinqnant' anni, sappiatelo adesso pub- Pannonia verso la Dalmazia. E i Dall1lioamente, da oinquant' anni in qual- mati, lungi dall'opporgli rcsistcn:m, lo cùe ignorata chiesa della Dalmazia stan- accolsero amichevolmente; e qnol 1' anuo no sepolte le bandiere tlella Repubblica, lo legioni latine svernarono a 8alona,. alla quale piangendo si rendevano nel Cesare soggiornò a Salona in varie l'i 1797 i funebri onori d(l, quei leali sol- J>rese e si guadagnò la gratitnlline dei dati •. cittadini beneflcaudoli con opere granCosi scrisse J:l.Ol18,18 l'illustre dal- diose di pubblica utilità: lo strallo e nrnta. Degli uomini gloriosi dati all' Ita- l'acquedotto. lia dalla Dalmazia nel periodo di attività La strada litorale, partendo da Sanazionale, dal 1848 al 1879, Seismit-Doda lona verso Traù, l'antica Traguriou, compio la terna più elevata accanto ai doveva attraversare il terreno paludo1w, 11omi cli Nicool?> Tommaseo e di Au- salfre per un tratto la collina e riditouio Boia.monti. E foi'se gli scritti lli scendere alla riva del mare. Era ncccsquesti edncatori dovettero commuovere sario dunque formare una forte costru1' eroe spalatino Francesco Rismondo, zione che sostenessala strada da ambo elio su l'Isonzo, in faccia al nemico, i lati della collina innalzandola nel meportò quell'entusiasmo e quella fede desirno tempo quanto occorreva per dicon cui a Spalato aveva affrontato i minuirnel'eocessivapendenza.Lastrada pugui, i bastoni e lo rivoltelle croate. fo chiamata la -via munita, n.ome sco- " perto in una iscrizione lungo la moderna " " strada litorale da Salona a Traù. QncA piè dei monti che rinserrano la sta costruzione ò ancora visibile ed ò più antica città latina della Dalmazia nota col nome di 1n1tru::zo o muro cicl1>- CREDITO ITALIANO - Qualsiasi operazione di banca l:JIUII ~

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