Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 439 - nel vibrante appello diretto a1 1>resiclenti di tutti i comitati della Dante Alighieri - non si domandava un sacrificio, ma Aioffriva" un sicuro e proficuo impiego di capitale ai cittaclini; a coloro che hanno conaegnito larghi guadagni clalle necessarie industrie cli guerra; ai maggiori censiti nei quali l'amor di Patria si associa all'interesse d'aver protette le proprie sostanze dalla minaccia straniera; ai meno abbienti ai quali si porge il modo cli ritrarre buon frutto dai loro risparmi 11 • " Col fervore con cui promosse e diffuse il culto delle rivendicazioni nazionali II la Dante, invitò quindi gli italiani " a sottoscrivere il Prestito della resistenza e della riscossa con l'animo stesso con cui riaffermò in nn giorno il doloro b. fede immntata nei destini della Patria e nel valore del!' esercito ". La Dante, disse ai suoi amici cli ' dare - largamente o modostamente secondo le loro forze - l'aiuto invocato al pubblico erario. E chi non può dare perchè non ha, sproni a. dare chi ha '. E tutti compresero che in qnell' ora solenne della vita nazionale, il non partecipare al Prestito di gnena sarebbe stato " indizio cli tepido affetto per la Patria che è la grande madre comune 11 : sarebbe stato" duro oblio verso chi dà il sangue e la vita per la Patria in• vasa e minacciata 11 • L' illnatre parlamentare aveva quindi tutti i diritti cli dire: " Chi ieri dette uno, rncldoppi, potendo, generosamente l' offorta: perchè cresciuti sono i bisogni, perchè allargati sono gli scopi per i quali ai combatte. Al compimento dell'unità. nazionale, per cui tante nobili vite s' immolarono, a' aggiunse la necessità di liberare le provincie nostrn coutaminate e devastate dal1'occupazione strani ora. " Ai suoi soldati eroici porga il popolo d'Italia questa novella prova di cooperazione gagliarda che ai converte in ben temprate armi di battaglia e in buona assistenza alle loro famiglie; porga oggi il popolo d'Italia questo chiaro segno di vigore, di concordia, di ferma volont.-\ di ricacciare l'invasore, e cli riscattare lo terre che attendono la redenzione, resistendo e combattendo fino allà pace vittoriosa e giusta". Queste sante considerazioni centuplicarono il buon volere e l' entusias1no cli tut,ti: nessuno, nel limite acconsentito dalle proprie forze, tralasciò di compiere il proprio dovere. Nella sola città. di Buenos Aires si sottoscrissero in quattro giorni 6.367 .600 liro, delle quali 1.027.600 presso il Banco d'Italia y Rio de 111Plata; 012.900 presso il Nuevo Banco Italiano; 371. 700 presso il Banco Comorci al Italiano e 222.400 presso il Banco l<'ro.ncese ed Italiano. Il primo posto spettò al Banco Italo-Belga il quale raccolse - sempre nei primi quattro giorni - 3.833.100 liro, dello quali un milione dnlla Ditta Davide Coatagnta; mezzo milione da Antonio Gorli e ila Antonio Coluaich; 150.000 lire dall' iug. Vittorio Vo.ldani; 123.000 da Enrico Scotto; e centomila (ciascuno) da Gaddo Cappagli, Silvestro Solari, Pompeo Crapanzano, Benvenuto Genonda e !lfartelli. Notevolissime sottoscrizioni individuali ai ebbero pure nelBraRilo e negli Stati Uniti. Secondo un coruuuicato clel governo - diramato alla stampa nei primi giorni di settembre - la aottoAcrizione all'estero si chiuse definiti vamente il 15 aprile e la somma sottoscritta raggiunse un totale di 451. 752.600 lire così ripartite: Etwopa: .Albania, lire 1.236.500; Danimarca, 25.000; 'Francia, 48.727 .600; Grau Bretagna, 18.894.100; Malta, 650.000; Corfù, 825.000; Salonicco, 1.386.000; Norvegia, 4000; Paesi Basai, 120.900; Portogallo, 3.260.500; Spagna, 7.532.000; Svizzera, 6.355.000. - Totale lire 89.016.600. Paeaiextra-ettropei: .Argentina, 144.163. 700 lire; Bolivia, 284.500; Brasile, 107.000.000; Cina, 1.389.100; Equatore, 500.000; EgHto, 4.300.000; Honduras, 25.000; Marocco, 130.000; Panama, 284.000; Paraguay, 600.000; Perù, 4 700.000; Salvador, 110.000: Stati Uniti, 75.136.200; Uruguay, 36.000.000; Venezuela, 1.113.500. - Totale lire 365.736.000. - Totale generale lire 451.752.600. Come si vede non vi fu nn solo nucleo coloniale che non abbia cercato di fare tutto il po'!!sil>ileper contribuire a formare questa eloquentissima cifra. La Relazione annnale della Dante Alighieri, pubblicata nel gennaio rlel 1918, diceva adnnque una cosa che non avrebbe maggiormente potuto corrispondere alla verità allorquando affermava che" cfalle terre transoceaniche, dai lidi mediterranei e da tutti i pàesi stranieri, clovo si tmpiautnrono, in tempi lon• tani o recenti, nuclei cli nostra stirpe, si segnono con vigile ansia le vicende della guerra nel mondo, ma più le sorti della nostra gnarra " perchè " la pace vittoriosa e giusta, che per noi è condizione vitale di unità, d'indipendenza, cli sic11rezza, è per q nei nostri fratelli condizione di sopportabile e dignitosa esistenza. Le genti straniere, nemiche, neutrali erl anche amiche, pronte ad ammirare lo sforzo che compie l'Italia ov' esso conduca. - come devo essere e sarà. - al conseguimento dei nostri fini, sarel>bero fatalmente proclivi ad apprezzar meno il nostro Paese, ove mancassero la resistenza e la tenacia. Questo intniscono e sentono le nostre colonie. E tra gli scopi della nostra gncrrn, giova. porre anche la, necessità. assoluta cli mantenerlo a noi avvinte, confermando in loro il convincimento dell1t forza della PaBibliote CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca

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