- 129 - •tnnsi ist:mtnneamente, e per molti nnni, non pochi mercati che si conqnistarono a poco a poco, medinnte un::i lnngn, serie (li sacrifici, e che i nostri coloni climoU.elocnlit,:\ tlel Brasile avrebùero dovuto abbandonare il frutto cli un' intem n,nnata cli fu.ticoso lavoro, per comprendere, quanto furono giuste le disposizioni prese per couciliare l'adempimento clei cloveri più sacri cla parte cli tutti i singoli citbtclini cogli interessi piìt vitali dell'intera nazione. In seguito a queste dis1,osizioni si autoriz1.nronoiconsoliamunire coloro che erano stati costretti a ritardare per ragioni plausibili, cli una dichiarazione avente lo scopo di scagionn,re il loro rit.ardo innanzi alle autorità. militnri del Regno. Bisognn, però mett.ere bene in chiaro che la maggior parte clei nostri connazionali non si valse di queste facilitazioni e che l'elemento pHt eletto, non trattenuto da circostanze specialissime, accorse al più presto dai licli più lontani, per prendere posto nell'esercito combattente. Si vi- <lcro persino gloriosi superstiti delle guerre clel Risorgimento giungere in Italia da varie pn,rti del mondo, assieme ai loro figli ed ai loro nipoti, e chiedere insistentemente di essere arruolati, nonostante la loro età. Il sent.imento patriottico indusse a rimllatriare anche numerosi uomini che, nonostante tutta la loro buona volontà, furono gi111licatiincapaci di fare il soldato. Questa circostanza emerge anche da uno dei più autorevoli documenti ufficiali: la relazione della G iuntaGeuemlo del Bilancio sugli stati di previsionedoll 'entrata e della spesa del foncloper l'omigr:tzione, dovuta all'on. Falletti di Villafa.lllltto, nella quale si legge fra l'altro che " siccome non tutti i rimpatriati erano abili allo nrmi, il Commissn,riato ha clovuto provw,lùro al ricspntrio dei riformati, fornendoli dei mcz-1.ciliviaggio per ritornare al loro luogo ,li Jll'Q\'Onicnzao, limitatamente ai confinanti slat-i cul'opoi, anche pel ritorno in famiglia di taluni rimpatriati cnoneamentc, ossia appartenenti a classi o specialità non ancora chia1nato ". ' ]°:; snpcrfluo <lire cho in mezzo a tanto ent nsiasmo non mancarono gli iuclifforenti e coloro cho si lasciarono trascinare dalla in11 :icnzn, strnnicra. Lo nostre autorit.'I. non tra• l:1sciarnno, natumlmcnte, <li richiamare la loro n,ttenzione su questo fenomeno e stavano appunto studiando il modo cliregolarizzare la posizione dei ritarclatari meclin,nte nna condi1.ionata amnistia o qualche n,ltro effic·n<'eprovvedimento qna.ndo l'intervento clegli Stati Uniti - la nazione che, secondo i calcoli piìt n,utorevoli, conta poco meno di due milioni di italiani - o la posizione presa dal Brasile - che ne conta oltre un milione e mezzo - facilitarono non poco la soluzione clel grave problema. Bastava infatti estendere a questi due paesi - che ospitano complessivamente più dei tre quinti dei nostri emigrnti al1' estero - le convenzioni che obbligano gli italiani residenti in Francia (oltre mezzo milione comprese le colonie) e qnelli residenti nell'Inghilterra (circa 30.000 soltanto in Europ:1) acl adempiere i loro obblighi <li leva negli eserciti della nazione che li ospita quando non credono di rimpatriare, per giungere acl una soluzione davvero efficace e soddisfacente sotto ogni punto di vista. La posizione dei nostri emigrati rispetto al servizio militare potrebbe così dirsi definitivamente sistem::ita in tutti i paesi ove maggiormente affluisce la nostra emigrar.ione eccetto l'Uruguay e l'Argentina, ove si troverebbero rispettivamente 100.000ed un milione d'italiani. Ma in queste due fiorenti repubbliche gli inclif'- ferenti si limitano, più che altrove, ad uua quanUtà del tutto insignificante. Sottoscrizioni, comitati ed iniziative. Il patriottismo di coloro che rimasero nelle nostre colonie, perchè incapaci di impugnare le a1·mi, continuò a dimostrarsi coi fatti non inferiore a quello di coloro che si improvvi• sarono soldati e che compil'ono vel'i l)rocligi cli valore sulle Alpi e sui mari, nella Maceclonia o nell'Albania. Ovunque si formarono comitati per soccorrere le famiglie bisognose dei rimpatriati; per inYiare cloni ai combnttenti, per mitigare le sofferom.e clei gloriosi feriti, per aiutare gli eroici mutilati, per tenere viva la fìa1llwa cl' italianità, per paraliz• zare la propaganda nemica, per partecipare in tutti i modi possibili alle gioie e a.i <lolol'i, ai lutti e ai trionfi della tenn nntìa. I proclami diffusi fra i nostri coloni, i discorsi pronunciati dalle autoritil e clalle perso• \,-0 ___ ,.. _____ ..._ ________ ..., _________________ ,A.J& "COLLAHA ROSS•AB"IBLIOTECA DICOLTURA POPOLIRE DIRETTA DALL'ING. EUGENIO RIGNAl\O CATALOGO A RICHIESTA - FIRENZ-ER. BEMPORAD & FIGLIO, EDITORI CREDITOITALIANO Qualsiasi operazione cli banca ot
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==