Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 420 - sottosuolo alla Frn.ncin, all' Inghiltorr[t, agli Stati l 'uit i ., a molti altl'i paeqi, per una 11uantità ('litJ Il' 1-1tatisti(']1e mililll'llltO a '.!00 111ib tonnellalo ali' anno circa. Lo zolfo, com'è noto, ha usi agricoli e iullnstriali svariatissimi: <lalla inoraziono tlelle viti rtlla. fabbricazione della cellulosa, dalla prepamziono di molti composti chimici di nso [tlJitnale alla fabbricazione dogli esplosivi. Una. nostra ricchezza mineraria tJuasi caratteristica è costituita dalle piriti tli ferro, impiegate per l'estrazione dell'acido solforico: piriti che sono aasai ricercate nei paesi a noi confinanti; essendo di qualità assai migliore in confronto delle pil'iti spagnuole. Nel campo tlelle materie tessili noi siamo prod nttori di una fibra aRsai preziosa, e cioè della canape. L'emporio mondiale più grandioso di questa 11ostanza.si tt·ova nella RusRia,ma In quali proporzioni e con quali mezzi potremo noi diflporne in avvenire1 Ed ecco cosi resa anche più apprezzabile la no<itra situazione cli fatto, la quale ci per• mette, sopra un mccolto annuo di circa 900 mila quintali, di disporne la metà a fa. v01'e dei nostri alleati e dei nostri amici. Senonchè sono a.metter pure nella dovuta evidenza clue materie prime, poste quasi in cli~parte come tali, perchè considerate piutto11tocome prodotti di lusso; o cioè la seta ed il marmo. Già la cleficienza di lana e di cotone e i molti usi ci vili e militari a cui la Rota è destinata sono venuti trasformando le opinioni che la politica commerciale aveva intomo alla regina delle fibre tessili. Ora tutto lascia l'itenere che a guerra nl· timata la penuria cli cotone e di lana non si attenuerò. cosi presto, ma tenderà, specie noi primi tempi, ad aggravarsi. Quanto al marmo, è ovvio pensare che il consumo enorme che in questi anni di guerra !li è fatto cli materiali metallici e di legname consiglieranno a orientare l' eclilizia, nei limi ti del possibile, verso le costruzioni in pietra, nelle quali il marmo trova un larghissimo impiego. l!~ccodunque quel che l'Italia può dare: zolfo, piriti, marmo, canape, seta. Carbone, ferro, cotone, lana. E che cosa deve proporsi cli ottenere in cambio1 .Anzitutto le <luematerie prime che hanno la piìl alta importanza nell' iudnstria modema: il ferro ecl il carbone. I nostri allea.ti - Inghilterra, Stati Uniti, Francia - ne Aonoprovvisti in abbondanza; ma oc.e6rrerà IÌtringere in tempo i patti necessari - quali clel resto furono già aclombrati in va1·ie conferenze intemlleate-perchè al chiudersi del conflitto non ci veng[l, meno il provviclo concorso elle gii\ ottenemmo ai fini comuni dellaguel'l'a. li eotouo, come diremmo, si produce circa 11ertre quarti negli St11,tiUniti tli America, o gli altri due mercatipiùimportanti- l'EgiUo e l'India - sono sotto il diretto cont,rollo (lel• l'Inghilterra. Quanto alln. ln.na, le noRtro provvi~te nazionali clebbono essere integrate con importazioni dalla Repubblica Argentina, clall'Urngui1,ye tlall' Australia, importazioui che passano però ath'averso il merrato tli Lomlr[l, come 11orun centro natnrnle di mccoglimento o (l' il'mcliazione. Da qualunque parte si gn:mli il problema, esso non può essere motivo per noi tli scoraggiamento o cl'allarme alcuno, giacchè l'Intesa - non solo per quel che concerne le materie prime accennate, ma anche per lo a!Lro (petrolio, beuzina, rame ecl ogni specie di metalli comuni e pl'e:t.iosi, di combustibili, cli fibre tessili, di pelli, di pietre) - ha in sna mano tutti i principali centri di produzione, tutte le sorgenti più preziose della riccl1ezza industriale. Ciò che monta è promuovere tempestivamente con gli alleati accordi impegnativi e precisi che non ci lascino allo sbaraglio in nuo dei momenti economicamente e politicamente pili clifticili della nostra storia. Gli alti prezzi di oggi e gli altissimi prezzi di do~ani. Un tema assai delicato e difficile è il dopoguerra finanziario. Tanto delicato e clili1cile, che molti non osano raffigurarselo. Ma la grancle questione finanziaria la-sciata in eredità dalla guerra si siRtemerà e si liquiderà più facilmente che non si creda. J•:ssa riposa sopratutto sulla risoluzione del seguente quesito: Finita la guerra, avremo ancora gli alti prezzi attuali 1 E questi alti prezzi tenderanno a crescere o a diminuire 1 S'immaginano taluni che conci usa la pace, il Govemo non abbia che a ritirare clalla ci~colazione, con qualche espediente, l'eccessivo numero di biglietti di banca e di Stato messi in giro, e a ridare alla moneta l'alto valore di una volta, alle cose i modici prezzi che siamo sempre stati abituati ad esigere o a pagare. Ma costoro non si rendono affatto conto di tutte le difficoltà che dovrebbero essere vinte per tomare alla economia casalinga di un tempo. :Non si ren<lono conto 1lel fatto che gli Stati avranno debiti enormi da soddisfare e che questi debiti, o gli intere!lsi dei medesimi, non possono essere pagat~ se non a patto che la moneta valga 11oco, ru1z1 pochissimo. CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione d"1 banca Bibliote

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