Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 413 - ,Gli improvvisi bisogni clello Stato per la organizzazione dell' eseroito gli imposero di far ricorso ad aumenti di oircolazione, sioohè prese inizio dn, n,llora quel movimento di inflazione cartacea ohe doveva portare la massa dei biglietti circolanti da poco più cli due miliardi o mezzo a undici circa, alla, fine di giugno 1918. Ciò detto, non possiamo che sorvolare sopra tutte le altre secondarie manifestazioni del grandioso trapasso dalla paoe alla guerra, m:mifestazioni ohe si determinarono nel no stro paese ben più nel momento della conflagrazione europea, che non all'atto dell' in· tervento italia,no. Economia bellica. Occorre tuttavia riconoscere che il perdurare delle ostilità ha profondamente modificnto i primi risultati economici e sociali della guerra. Sotto certi aspetti li ha aggravati; sotto altri li ha capovolti; inoltre, col trascorrere del tempo, si sono aggiunti fenomeni nuovi, quasi inaspettati, che s' imposero imperiosamente all'analisi delle classi dirigenti e del Governo. Da principio la sospensione paurosa di molte attività economiche aveva, nonostante il richiamo di alcune classi sotto le armi, dato luogo a dolorosi fenomeni di disoccupazione. A poco a poco, coi nuovi più numerosi richiami e con la creazione di un sempre più potente apparato industriale per le armi e le muniztoni, tutti, si può dire, i residui di mano d'opera rimasti qua e là inattivi furono riassorbiti, tanto da capovolgere completn,mente il problema. Non si trattava e non si tratta più di disoccupazione, ma di mancanza di mano d'opera. Frattanto, ad una prima, quasi momentanea, crisi industriale subentrava in quasi tutti i campi un risveglio di attività veramente singolare.•Persino quelle industrie che negli ultimi anni avevano trascinata:una vita tormentosa e quasi stentata, come l' industria della seta, ripr'endevano la tonalità di un tempo nella febbre cli lavoro, nel pullulare di nuova ricchezza che si osservava in ogni paeso attorno alla guerra. Ecco che col prolungarsi del conflitto, i titoli principali riassumono le loro quotazioni di una volta, e le superano di gran lunga; così è di tutti i valori bancad, dei siderurgici, dei cotonieri,. degli immobiliari, di ogni sorta d' industrie. Nuovi impianti colossali sorgono qua e là; quasi tutte le principali società per azioni raddoppiano o triplicano il loro capitale; quasi tutte c·ostituiscono larghissime riserve. Ma dietro a questa grande prosperità apparente e' è il rovescio della medaglia: scarsezza di combnstibili, che riduce alla metà o ad un quarto il lavoro di molti stabilimenti; scarsezza di materie prime, difficilmente ottenute e più difficilmente trasportate dai paesi d'oltremare; penuria di mano d'opera in ogni branca d'attività che non sia strettamente militare. TIcommercio d{ esportazione si va sempre più assottigliando; giapponesi, americani e inglesi d fanno vittoriosa concorrenza sui mercati mondiali; il cambio sulle piazze éstel'e cresce a quote non mai viste; i generi d'alimentazione vanno l' nno dopo i' altro scomparendo, o toccando prezzi proibitivi. Il l'incaro, d'altra parte, s'accentua sopra ogni specle di merci e di servizi, cosl da stabjlire un vero squilibrio di condizioni economiche fra le categorie di.cittadini viventi sopra redditi fissi (impiegati, pensionati, portatori di titoli pubblici) e le categorie a guadagni dinamici. La guerra domina tutto. Abbiamo insomma una nuova orientazione ecònomica e fim1,nziaria,quasi totalmente diversa da quella che ca1·atterizzava il periodo di pace anteriore. Oggi si può dire che buona parte dei cittadini spendano, o in un senso o nell'altro, la loro attività per la guerra, la qnale domina tutti e tutto. Sebbene l' ambiente sociale che si è formato intorno al conflitto sia un ambiente a rapide trasformazioni e ad equilibrio assai instabile, si può dire che quasi tutte le classi sociali, e i cittadini singoli abbiano trovato una specie di sistemazione strettamente coordinata alle esigenze di questo mondo anormale, sistemazione che cadrebbe quasi istantaneamente col ritorno a condizioni di vita pacifiohe. In ciò sta, in fondo, il nucleo, il segreto centrale dei grandiosi problemi del dopoguerra. Quasi tutti i cittadini che oggi operano EDIZIONI BEMPOBA.D DI LETTERATURA AMENA, DI COLTURA, D'ATTUALITÀ PER LA GIOVENTÙ E PER GLI ADULTI _.. Catalogo completo GRATIS a richiesta -.. CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca .il .101

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