Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

I PROBLEDMfLI DOP,OuERRA Il passaggio dalla pace alle ostilità. ~.lllllllllllllllllllllllj~E que_stioni attinent~ nl pas- - = saggio dallo stato eh guerra allo stato di pace sono, in = L -= nn certo senso, le recipro- - che di quelle, numerose e = = formidabili, che si sono prc- - _ sentate nel passaggio dallo - stato di pace allo stato di = = guena. 51 II IIIIIIIIIl-= Ma qnesta reciprocanza ~I lii lii lii l1.1. va intesa con molte riserve. La via del ritomo non è sempre eguale alla via doll' andata. Disfare una cosa per farne un'altra è, in fondo, tutt'altro che disfare la ijCcondaper rifare la prima. Lo scoppio del conflitto europeo - che orientò subito anche la vita dei paesi neutrali d'allora, ivi compresa l'Italia, sull'asse magnetico della guerra - obbligò governi e popoli a trovare n per n le soluzioni più adatte, soluzioni ohe anche tra gravi sacrifi.zi furono facilmente sopportate, essendo la nuova guerra un fenomeno oosl grandioso di per sè, così preoccupante per il risultato che il cozzo delle armi poteva determinare nella futura vita politica dei popoli, da relegare in seconda linea le cure economiche. Eppure, se noi ci rifacciamo con la memoria a quelle storiche giomate del luglioagosto 1914, noi ravvisiamo in esse una rivoluzione quasi priva di precedenti. Rivoluzione nella finanza, rivoluzione nei co=erci, rivoluzione nella vita sociale, rivoluzione e capo• volgimento di non poche idee e prinoipii che avevano costituito le direttive maestre nella esistenza mondiale di mezzo secolo. Registriamo i fenomeni prinoipalissilni. I primi riohlalni alle armi determinarono subito una rarefazione di braccia sul mercato della mano Q.' opera. Si manifestò allora il timore, ginstificato anche dai fatti, che le Nazioni belligemnti venissero acl accaparrare nel nostro paese i generi alimentari, gli oggetti di vestiario, i veicoli, i quadrupedi, i combustibili, i metalli, i medioinali; di qui i primi divieti di· esportazione sopra molte di queste meroi, anche per non incorrere in qualsiasi azione ohe avesse potuto qualificarsi come contrabbando di guerra. Il movimento della navigazione, scompaginato, dimezzato dalle requisizioni, decurtato clitutti i bastimenti degli imperi centrali, di vontato quanto mai irregolare, produsse uno spaventoso ingombro nei nostri principali porti del Tirreno, e specialmente nel porto di Genova. I noli salirono alle stelle, e cominciarono a crescere a vista d'occhio anche i prezzi di tutte quelle merci ohe dovevano essere trasportate per mare e ohe non avendo un gran valore intrinseco erano fortemente colpite dal costo <leitrasporti e delle assicurazioni marittime: segnatamente del carbon fossile, del çotone e di altre materie prime per le industde. Tutti i valori pubblici e privati ebbero un tracollo gravissimo. La rendita italiana, quotata o, 95,10 il 15 luglio 1914, non valeva ohe 86,25 nel dicembre dello stesso anno, la Banca d'Italia calava nello stesso periodo da 1362 a 1215, la Banca Commerciale da 742 a 485, il Credito Italiano da 518 a 375, le Terni da 1254 a 910, Ansaldo da. 227 a 175 e cosi di seguito. Il panico improvviso scoppiato fra i depositanti di tutto il mondo alla prima notizia che la guena fra il gruppo austro-germanico e quello franco-russo era dichiarata, determinò una ressa spaventevole agli sportelli delle banche e un disorientamento completo nelle operazioni di borsa, siochè il Governo con decreto 10 agosto 1914 ordinò la chiusura delle borse e con altro provvedimento del 4 agoeto stabilì una moratoria sui rimborsi dei depositi e una proroga alle scadenze delle cambiali. Bibliote CREDITO ITALIANO - Qualsiasi operazione di banca

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