/ - 408 - Dopo il successo della "prima mitragliatrice, Maxim non rimase inattivo e, mentre rivolgeva la sua attività. ad altre invenzioni meno felici, non trascurò di perfezionare la nuova arma tantochè quelle che oggidl portano il suo nome e che tedeschi e inglesi adoperano su la1·ga scala, sono molto differenti da.llo prime pur conservando il principio sul quale si basano e che non fu mai cambiato perchè riconosciuto il migliore. Tuttavia le magnifiche prove che Ma:rim aveva ottenuto dalla Bila nuova arma, forse pel' il discredito gettato sulle mitragliatrici dopo la guerra franco-prussiana del 1870-71, non furono sufficienti a farla adottare da tlltti gli eserciti e molti anni passarono prima che avesse un largo impiego proporzionato alle sue qualità tattiche. 8i giunse in tal modo alla gu~a russogiapponese (1904-1905) durante la quale si cominciò a conoscere la sua indiscutibile efficacia nella lotta e si decise allora cli aumentare il numero delle mitragliatrici tantochè, mentre al principio i belligeranti ne possedevano pochissime, nell'ultima battaglia i Russi ne avevano un centinaio e quasi duecento i Giapponesi. La guerra attuale ha trovato gli eserciti belligeranti non adeguatamente forniti cli un numero di armi tale da rispondern alle nuove esigenze della lotta. Molto si dovette fare creando dal nulla, ma oggi, con orgoglio legittimo, possiamo affermare che la nostra organizzazione in questo campo nulla ha da invidiare a quella degli altri eserciti. " "" Come abbiamo visto nei brevi cenni storici sulla mitragliatrice, le prime armi non furono automatiche ma semplicemente a ripetizione ordinaria. Di queste non ci occuperemo poiohè, se pure alcune di esse vennero messe in uso durante la presente guerra, lo si fece non tanto per portare un contributo notevole quanto per utilizzare nel miglior modo quelle a1·mi che ancora rimaueuevano negli arsenali. Per arma 1-,utomaticanoi intendiamo quella., mitragliatrice o fucile o pistola, in cui, fatte tutte le oporazioni per lo sparo del primo colpo, ed ottenuto questo, le stesse operazioni successive per il caricamento di altri colpi vengono fatte dal!' arma stessa. senza ohe intervenga. l'azione del tiratore. Non sono perciò automatiche le sole mitragliatrici ma anche fucili e pistole. Dei primi non venne esteso l'uso per ragioni di opportunità poichè se per il fucile attuale il fantaccino può portare una media di poco più di 150 colpi, molti ma molti di più ne richiederebbe quello automatico. A titolo di curiosità osserviamo che oggi il solo Messico ha in dotazione per l'esercito un facile automatico, il Mondragou, il quale ha una celerità di tiro di 60 colpi al 11 • Le pistole invece sono entrate maggiormente nell'uso comune e conosciutissime sono le Browning, le Ma.user, Parabellum, Beretta, Glisenti, ecc. ecc. La differenza essenziale sta in questo : che mentre colla mi'tragliatrico si pilò sparare sia un colpo alla volta sia con• • tinuamente premendo il grilletto una volta sola, col fucile e la pistola occorre premerlo ad ogni colpo sempre restando invariate tutte le altre operazioni. Quando l'arma è pronta per lo spa,ro, non occo1Tealtro che promere sullo scatto ed il percussore va a battere contro il fondello della cartuccia facendo pal'tire il primo colpo. Si produce allora l'accensione della polvere ed uua parte flel gas, che in tal modo si espande, espelle la pallottola dalla canna mentre la rimanente preme contro l'ottura• tore mandandolo indietro. Questo trascina con sè il bossolo vuoto il quale, giunto all' espulsore, vien proiettato fuori dell'arma e comprime, nella sua corsa retrograda, una molla · la quale, cessata la forza di l'inculo, si ridistende portando avanti l'otturatore. In questa corsa afferra dal caricatore una uuova cartuccia e la porta entro la canna. Il sistema di scatto lascia libero allora il percussore che ritorna a colpire nuovamente il fondello della cartuccia e così successivamente :finchè il tiratore cessa di premere sul grilletto o sulla, leva di scatto. Le armi automatiche, per consentire il massimo sfruttamento dei vantaggi e l' eliminazione degl' inconvenienti che possono presentare i vari sistemi, devono soddisfare a varie condizioni generali : pesare il meno possibile essendo armi piit particolarmente adatte por la fanteria e quindi armi po1·tatili che non sempre possono tenersi trainate o CLOROSSINA È l'ideale degli antisettici. Il piiL potente non tossico, economico. Tipomedico: Nelle ferite 1 pia- (Brev. Governativo 16864) ghe d' ogni genere leucorrea iO"ien · t· ' T . e • I • • , , 1 , 1 b e lil ima, eco. 1po. ommerc1ea: D1smfez10ne ospedali, ambienti, pavi,menti, latrine, sputacchiere, ecc. (V d' - - r1 • 1 e 1 avviso m p nc1p o del volume). JSTlTlJTO CIIIMICO·FARMACO-TEBAPICO . Piazza 1'"icola Amore, 6. NAPOLI Biblioteca Gino Bianco
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