Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

J - 402 - che registra le onde aeree prodotte dall' aeronave e le trasmette ad un apparecchio magnetizzatore l'Audion, che le intensifica fino a. renderle percepibili. La difesa aerea di oggidì riguarda i"n solo le persone ma anche le opere d'arte, e sono noti i sistemi con i qnali esse vennero protette in tutti i paesi alleati, ma segnatamente in Italia, dove si sono messi al sicuro tutti i capolavori trasportabili, e si sono blindati con montagne di sacchi di sabbia i monumenti non rimovibili. L'opera del Governo italiano è superiore ad ogni lode per questa mirabile ed efficace organizzazione. Non ò possibile dare una cifra esatta cl egli apparecchi nemici abbattuti dai nostri fino ad oggi, perchè le statistiche ufficiali si arrestano al 31 gennaio 1918. Diremo, tuttavia, ohe, nel 1916, i francesi distrussero 417 aeroplani tedeschi; ohe, nel 1917, al solo nostro fronte, vennero fatti precipital'8 140 velivoli austriaci; ohe, solo durante la penultima offensiva contro gli anglo-francesi, e cioè in uno spazio di appena. due mesi, si abbatterono 500aeroplani tedeschi, ohe nella incursione su Venezia compiuta nell'agosto 1917 i nostri catturarono 7 velivoli nemici. Risalendo al periodo dal 1 ° maggio 1917 al 31 gennaio 1918 le azioni aeree sommano a 177, delle quali 138 di giorno e 39 di notte. Hanno partecipato a questo complesso di incursioni, 1788velivoli, ohe banno lanciat-0 sugli obbiettivi 380 tonnellate di esplosivo. Ifa queste incursioni non sono tornati 11 nostri apparecchi. Sono eta.ti abbattuti 288apparecchi nemici, compresi 5 draken cleiquali 219nelle linee nemiche e 64 nelle nostre. Non sono rientrati 77 nostri apparecchi, dei quali 11 da caccia, 52 da ricognizione e 14 da bombardamento. Com'è noto, soltanto dagli ultimi giorni del novembre 1917 gli aviatori alleati hanno dato sul nostro fronte un valido oonoorso alla nostra guerra. La rispettiva attività degli aviatori inglesi e di quelli italiani è la seguente: clal 15 al 30 novembre i nostri aviatori hanno abbattuto 25 apparecchi e gli inglesi uno. Sette apparecchi nostri non sono rientrati. Durante il mese di dicembre abbiamo abbattuto 29 apparecchi e ne abbiamo perduti 5 ; gli inglesi 15 e ne hanno perduti 2; nel gennaio abbiamo abbattuto 34 apparecchi e ne abbiamo perduti 3; gli inglesi 31 e perduti G. Così, in totale, durante il dicembre e il gennaio, abbiamo abbattuto G4 apparecchi e perd nti 8; gli inglesi ne hanno abbattuti 47 e perduti 8. Nelle pagine precedenti abbiamo data la graduatoria del numero di apparecchi nemici abbattuti dai nostri aviatori più valorosi fino al gennaio 1918. Aggiungeremo, a completare questi dati, che in aprile 1918, su tutti i fronti si abbatterono 583velivoli, e cioè 470 dagli alleati e 113 dal nemico. Più della metà di quelli abbattuti dagli alleati, 286, lo sono stati dalle mitragliatrici dei piloti britannici, dai fuochi della fanteria e dalle difese antiaeree del fro11te occidentale. I nostri piloti hanno distrutti 171 aeroplani tedeschi in duelli aerei e ne hanno costretti 91 ad atterrare, danneggiati; 23 aeroJ>lani sono stati abbattuti.dai fuochi dei cannoni; 3 sono caduti nelle nostre linee ed infine un grande aeroplano da bombardamento nemico ha raggiunto intatto le nostre linee. I francesi hanno atterrato 138 macchine nemiche sul fronte occidentale; GO distrutte e 59 costrètte a discendere danneggiate;· 10 abbattute dal fuoco di artiglieria. Gli aviatori belgi hanno registrato clne vittorie sul nemico. Gli aviatori britannici sul fronte italiano hanno lavorato bene distruggendo 18 apparecchi nemici e costringendone 3 acl atterrare privi di controllo, mentre gli artiglieri ne a,b· battevano 2, cioè 22 in tutto, senza perderne neppure uno. Dal loro arrivo in Italia, dal novembre 1917, i piloti e i cannonieri britannici !Janno distrutto 101 apparecchi nemici, non perdendone che 10. Gli aviatori italiani in aprile banno abbattuto 11 apparecchi nemici. Conclusione. Il celebre aviatore Orville Wright dice che si dovrà fare appello alle industrie automobilistiche perchè per 9 / 10 all'incirca trasformino le loro officine per adibir-le alla costruzione di aeroplani oon motori potenti per resistenza e celerità. Quando gli Stati Uniti avranno inviato in Europa un numero snffi.ciente cli aeroplani, per moclo da rendere impossibile alla Germania di far prendere il volo ad un suo SIFILIDE: usate I' ANTILUES (B1·evetto Govern. 16865). . . . . . . . . Nuovo potente ed ener- ~ICO rim~d10 d1 tutte le m~mfestaz10m luetiche, in qualsiasi periodo esse siano. ~1s_olve for~ne ~olori~c~e, artritiche, gottose o reumatiche, ribelli a qualsiasi cura. S1usa IR quals1astsa1gione. (Vedi avviso in principio del volume). ISTITlJ"TO {JHU,II{JO-FARltIA.CO-T.ERAPICO . Piazza l'dcola Amore, 6 • NAPOLI Biblioteca Gino Bianco

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