Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

- 400 - zona assume la forma d1 una corona che ab• bia un metro cli larghezza e, in media, 200 metri di raggio ; il centro è, naturalmente, il punto cli cadntn. della bomba. Sommate le dne zone sopradette, si ha per ogni bomba uno spazio pericoloso di circa 2000 metri quacl rati. Le bombe lasciate cadere dagli aeroplani sono di clue tipi: quelle aq esplosivo e quelle confezionate con materie incendiarie. Le prime sono costituite da un involucro cli zinco che contiene alcuni rottami di ottone e una sostanza che esplode all'urto. Censurate4 righe Riassumendo: il problema della difesa aerea è duplice. Da un canto, riguarda i mezzi tecnici che possono servire ad allontanare gli apparecchi avversi (batterie antiaeree, equa• chiglie di aeroplani amici che valgano a fu. gare i mostri minacciosi, ecc.); dall'altro i provvedimenti cittadini che possono venire presi per segnalare quanto più presto è possibile il pericolo e per riduue al minimo le eventuali dolorose conseguenze. I migliori difensori della vita degli inermi cittadini debbono essere essi stessi. Allorquando le autoriUi,banno provvecluto ad avvertire« nel modo più chiaro e più rapido,,, la cittaclinanza del- !' imminente pericolo, molto cli quanto è in loro potere di fare, si può ritenere fatto. Data la quota di navigazione dei velivoli, la loro velocità cli t1·aslazione e le grandi possibilità d,i muoversi nei tre sensi, il tiro contro l'aeromobile riesce estremamente aleatorio e forse inutile, perchè finora non esistono armi che diano affidamenti di effettiva efficienza. I cannoni antiaerei- nonostante la cura di rendere il tiro celere e la manovra rapidissima - non possono garantire qnellà esattezza che occorro, e studi compiuti in materia da una autorevole commissione di competenti raclunati dalla Lega Aerea Nazionale, fin dal1' inizio della guerra, hanno concluso che, quand'anche si riesca ad individuare con nna certa esattezza la posizione dell'aeromobile nelun momento <lato, riesce estremamente difficile l'avvicinare il bersaglio con quella necessaria approssimazione di pochi metri. Occorre, perciò, che i cittadini si riguardino. Al segnale cl' allarme si ritirino al1' interno e chi abita all'ultimo piano discenda, possibilmente, uno o due piani. Le bombe attraversano attualmente il tetto, il soffitto anche dell'ultimo piano ed esplodono buttanclo tutto ali' aria ed abbattendo i tramezzi. Difficilmente, però, deteriorano i piani sottostanti, nè occorre rifugiarsi nelle cantine, sopratutto se gli abitati sono, come nelle grandi.città, a più piani. Ritirarsi non vuol dir fuggire; occorre, anzi, agire con calma e senza curiosità. Cosl ei eviti di sporgere il capo, perobè i frammenti degli involucri delle granate torpedini possono essere lanciati notevolmente lontano e giungere a ferire i cnriosi. Altrettanto dicasi per le materie lanciate d'ogni intorno dall'esplosione. Contro l'aeroplano può riuscire talvolta abbastanza efficace il tiro di mitragliatrici e di fucileria, purchè esso non sia disordinato, ma fatto da plotoni pratici. Si richiede, però, che il velivolo navighi a quota bassa, ciò che non avviano quasi mai. Ma la vera arma contro l'aeroplano è l'aeroplano. La comparsa di un velivolo nemico lleve segnare l'immediato innalzarsi di veli- ,,oli amici manovrati da coraggiosi ed esperti piloti. La navigazione ad alta quota mette il difensore in una condizione di inferiorità, perchè per raggiungere una quota superiore, necessa1·ia per dare la caccia, deve impiegare molti preziosi minuti. Occorre, perciò, che la difesa cittadina disponga di aeroplani velocissimi, armati e rapidi nel salire, e di un « necessario, largo, sistematico e preciso servizio di scolta, esteso a molti chilometri dalla città>}. Ritornando alla difesa diretta contro gli aerei, osserveremo, riguardo ai dirigibili, che il miglior modo è quello di attaccarli appemi arrivano sulle città, quando, cioè, recano il carico di esplosivi che li obbliga a volare ad altezza a cui possono raggiungerli gli aeroplani. Quando giungono sulla città, forse la migliore difesa è quella dei cannoni antiaerei, mentre durante il ritorno gli Zeppelin possono essere attaccati soltanto da rapidi, le·ggeri aeroplani capaci di alte ascensioni. Prades sostiene che per difendersi contro gli Zeppelin le città devono avere una cintnra di 1·iflettori potenti e durante l'attacco debbono elevarsi due aeroplani muniti di riflettori capaci di illuminare il dirigibile. Quanto agli aeroplani, i tedeschi hanno · adottato un nuovo metodo di caccia. Appena ne vedono uno, quattro cannoni lo prendono di mira, ciascuno tirando su un punto determinato anticipatamente, in modo che l'aeroplano rimanga incluso in un quadrato i cui quattro angoli siano distinti dai quattro punti di scoppio delle granate, Anche se i calcoli sono stati fatti con poca esattezza, la mira è raggiunta, quando l'aeroplano si trova a passare ali' intersezione delle diagonali del quadrato. Si potrà, in un prossimo avvenire, conoscere in antecedenza l'approssimarsi di nn aereo 1 Il dottor Leo Deforest, noto inventore americano, asserisce di sl. Egli ha presentato un congegno di sua invenzione che permetterebbe di ricevere il preavviso all' avvicinarsi di aeronavi, in tempo utile per prepararsi alla difesa. Si tratta di un microfono Bibliot CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca

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