- 396 - so, sulla pressione ùol swgue. Si l.ll..lllurap, oi, la ctt})aùità.alla fatica, facendogli alzare un 1>esoritlllicamente, per un determinato tempo, e varianclo le condizioni del lavoro (mentre egli è attento, mentre è distratto, ecc.). Se il sistema nervoso del pilota, sottoposto all'esame, esce dalla prova vittorioso, ha su• bìto un collaudo definitivo. La sua sensibilità, eccitaùilità, resistenza, velocità. di percezione sono state sottoposte ai tormenti, agli stimoli ùhe può suscitare un volo a clue mila metri. Gli assi e loro gesta. Souo così chiamati i capi squaùriglia da caccia, clalla tigura, appunto, augurale di un asse che portano dipinto stù loro apparecchio. La loro abilità. nel volo e nell' attacco è granclissima viene ogni giorno raffinata dall'emulazione e dall'ebbrezza delle vittorie. Quanti sono in Italia i Parecchi, e molti cli valore immenso. Ecco ulia interessante graduatoria delle vittorie dei cacciatori italiani al 31 gennaio corrente: primo posto, maggiore Francesco Baracca, che conta al suo attivo 30 apparecchi; secondo posto, tenente colonnello Pier Ruggero Piccio, con 17 apparecchi; terzo posto, capitano Ftùco Rutfo di Calabiia, con 16 apparecchi; quarto posto, due aviatori tenente Ferruccio Ramza e sottotenente ]'la• vio Baracchini, con 13 apparecchi ognuno; quinto posto, sottotenenti Silvio Scaroni e Luigi Olivari, con 12 apparecchi ; sesto posto, tenente Giuliano Parvis e sottotenente Guido Masiero con 8 apparecchi ; settimo posto, sottotenente Giovanni Ancillotto con 7 apparecchi. L' ottavo posto è tlei seguenti 7 aviatori che hanno abbattuto ognnno 6 apparecchi: tenente Luigi Olivi e sergenti: Giulio Poli, Giovanni Nicelli, Mario Stoppani, Luigi Imolesi, Marziale, Cerrut.i e Roati. ]'in qui gli assi. Ranno al loro attivo 5 apparecchi i segueuti aviatorì del uono posto: tenenti Giovanni Sabelli e Gastone Novelli, sottotenente Carlo Lombardi, caporale Bortolo Costantino, 1:1oldatoClemente Panero. Il decimo posto, cioè di aviatori che abbiano abbattuto 4 apparecchi è clei seguenti: tenente Mario Fucini, aspirante Antonio .J..mantea, sergente maggiore Guglielmo Formagiairi, sergenti Michele Allasia, Cosimo Renella, Cesare Magistrini, Bartolomeo Arrigoni, Guido Nardini. Hanno al loro attivo 3 apparecchi: capitano Mario Zoboli, sergente Dermo Macchi, sergente Antonio Chiri, tenente Alessandro Buzio, tenente Virgilio Sala, sergente Leonardo Alvaro, soldato Emilio Saletta, tenente colounelto Egidio Carta, capitano :Bartolomeo Bolognesi, aspirante Amleto Degli Esposti. Hanno 2 apparecchi i seguenti aviatori: sergeute Ciotti, sottonente Michetti, sergente ltazzi, sergente Sorrentino, aspirante Donati, sergente Vulcano, tenente Comandoni, maresciallo Cabruno, sergente Benvenuti, sottotenente Nannini, sergente Fanti, maggiore Tacchini, sergente Tesei, sergente Menogono, sergente Venchiaturi, sottotenente Di Ruclin\, sergente Gorini, sottotenente Appiani, ~ergeute Aliperta, sergente Avon, tenente Denaglio. L'ultima graduatoria di aviatori con un solo apparecchio è composta dei seguenti aviatori: sergente Contardini, Vecco, Bon• giovanui, tenente Keller, capitani Baasani e Gallia, ten(lnte Mariani, soldato Griffini, sergente .Allegri, tenente Bacula, aspirante Olivaro, sottotenente Cara.belli, sergenti Giannotti, Avenati, 'l'eobaldi oDurso, sottotenente Mecozzi, tenenti Breti, sergente Di Loreto, tenente De Filippo, tenente Benfante, tenente Ferraris, sergente Restelli, tenente Barriè, tenente Alliata, sottotenente Ferrarini, sergente Croci, aspirante Za.mboni, tenente Negroni, sergente '.l'ola. È bene che i lettori sappiano come ad ogni aviatore sia co!llputato un apparecchio al suo attivo anohe se egli abbia concorso con un compagno ad abbattere l'aeroplano nemico. Di questi eroici campioni della guerra aerea, l'unico che non sopravviva è il tenente Olivari (1). Egli morl precipitando a pochi 1netri dal suolo nel provare un apparecchio. È fatale che uomini rimasti incolumi in combattimenti aerei asprissimi svoltisi a migliaia cli metri dal suolo, debbano soccombere al più futile incidente di atterriaaage. Tale sorte toccò anche al maggiore Salomone, l' eroico aviatare che, dopo aver combattuto nel cielo lli Lubiana, ricondusse in Patria l' apparecchio non .ostante avesse a bordo un cadavere e fosse egli medesimo gravemente ferito. Perchè accanto agli assi bisogna pure 1'icordàre gli altri nostri aviatori più arditi e più eroici. Gabriele d'Annunzio, che al coman<lo (l) Mentre correggo le bozze del presente articolo ho il dolore di dovere aggiungere al nome del, l' Olivari quello del maggiore Baracca fra gli assi morti in guerra. Il maggiore Baracca, l'asso degli assi, che aveva in questi ultimi mesi portato a 34 il numero delle sue vittorie aeree, è caduto il 21 giugno mentre dal cielo, nell'epica battaglia del Piave, abbassatosi a piccola quota, mitragliava il nemico contribuendo efficacemeute alla sua disaatrosa di'. sfatta. Una palla anonima, colpitolo nel serbatoio della benzina, lo fece d•improvvieo precipitare al suolo in fiamme, Gli succedeva come asso degli ani Baracchini, che ha elevate da 24 a 30 le propri~ vittorie. (N. clell' A.). Biblioti CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca
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