- 392 - discesa delle aeronavi, e regolare i lanciabombe) sono disposti nelle quattro navicelle anteriori, ove si trova il comandante. Nelle altre tre sono installati i motori, quattro o sei di 240 cavalli ciascuno a sei cilindri verticali, che azionano le eliche di metri 5.50 di diametro. Quanto alle essenze e all' olio, le ritroviamo in una passerella triangolare lunga e stretta, che corre in tutta la lunghezza dell'aeronave, riunendo fra di loro le nnvicelle. Una piccola navicella supplementare di osservazione, con una scala a corda, permette di scendere a 800 o 1000 metri sotto l'aeronave. Le navicelle principali sono tutte chiuse e ricoperte di tela. Ogni Buperzeppelin costa oltre sei milioni di marchi, può mantenere una nlocità di 75 chilometri all'oro. per 20 ore, ed accogliere comodamente 40 uomini. Per armare questi giganti dell'aria si sono costl'llite armi speciali a tiro rapido, capaci di tirare in tutte le dire,1ioni. Gli Zeppelin in genere, sono provvisti di mitragliatrici disposte sulle piattaforme e nelle navicelle in modo da respingere facilmente un attacco di aeroplani; un velivolo che si avvicini a meno di 500 metri è percl uto. Infine, una navicella speciale porta una, cinquantina di bombe con apparecchi di lancio che permettono tiri molto precisi: sono potentissime, e cadono con una velocità di 100 a 250 metri al secondo. · I tedeschi dànno, ora, ai loro Zeppelin una tinta grigio-plumbea che ha lo stesso scopo delle ali trasparenti degli aeroplani: li rende meno visibili. Infatti, con uno sfondo nuvoloso, il dirigibile potrebbe volare a poche centinaia di metri dalla terra presentando un difficile e incerto bersaglio. Censurate18 righe Le macchine: Palloni Drago. che si l'iavviciua al vecchio pallone sferico con l'aggiunta di una specie ùi grossa coda trilobata, e si chiama, con estrema semplicità: « pallone-osservatorio-italiano », o, più semplicemente ancora, « A. P. » - iniziali dei nomi dei due ufficiali nostri che lo inventarono: capitano .Avorio e capitano Prassone. - Il vecchio « dracken » aveva un po' l'aspetto di un cetaceo: questo ricorda il pesce-palla. Sul principio, coloro che dall'alto dei palloni esploratori osservavano il nemico, venivano quasi derisi dai compagni rimasti a terra. Ma, a poco a poco, si capì che stare lassù non era una inezia. Il fante che li ha Yisti venir giù, che ha visto con che accanimento il nemico li attacchi, si è ormai ri, creduto sul conto dei palloni e dei « pallonari ». Ha compresò che chi ci sta non ci sta per prendere il fresco: tanto è vero che il nemico fa il possibile per non farcelo stare. Ora li guarda dondolarsi in aria, e non li chiama più « vesciconi », o con altri consimili nomignoli canzonatorii o dispregiativi addirittUl'a, Ci sono lassù degli occhi che guardano per lui, dove egli non può vedere : che, perciò, lo proteggono. I palloni, vecchi « dracken » o nuovi « A. P. », si vanno fa. cendo una popolarità. Anche gli aviatori, che finora guardavano i (< pallonarit> con qualche sfumatura d'ironia, come una minor gena dell'aria, hanno mutato opinione da quando sono cominciati i « salti». In apparecchio se si va giìt, è l'apparecchio che casca. Non c'è che fa.rei. Si va giù e addio. Ma essere dentro una navicella a un migliaio di metri e più da terra, con ancora tutta l'apparenza della stabilità, e soltanto perchè dal ventre del pallone si vede uscire un filetto di fumo, e spesso, anzi, senza neppure veder nulla, perchè da terra, vedendo quello che dalla navicella non po- · tete vedere, vi telefona,no: - Buttati giù - dover scavalcare la navicella, sedersi sul bortlo, guardare in giù, darsi una spinta in In' verità, a vederli dondolarsi in aria, così avanti, e giù, nel vuoto; eh, questa è una tozzi e goffi, nessun latino avrebbe mai po- faccenda che mette pen~iero : un pensiero tuto associare la loro imagine a quella dei che dà nel filo della schiena un certo brimostri favolosi con cui battagliarono vitto- vido. « Noialtri - diceva un aviatore- ci butta riosamente San Giorgio e il paladino Ri- gin il destino. L'aerostiere si deve buttai· naldo. I francesi li ribattezzarono più reali- giù da sè. Preferisco far~ l'aviatore ». eticamente « saucisses ». Palloni - draghi, o C' è il paracadute, è vero. Ma c'è sempre salsicce inglesi o franoesi che fossero, era- quel dubbio: « E se non si apre» 1 Perché la no, in verità, delle bizzarre bestie aeree, con cosa funziona cosl..L'osservatore aereo ha coquel loro fare fra il curioso, l'indolente e il stantemente attaccata clietro, quando è nella disoccupato con cui guardavano le cose della n11,vicella,una cor1la che è legat.a, all'altra guerra. Dico erano - scrive Guelfo Civinini - · estremità, al paracaclute, il quale è ravvolperchè, ormai, altre bestie non meno ma difl'e- tolato strettamente e chiuso dentro un cono rentemente biz:zarre, li vanno a mano a mano appeso, con la bocca all'ingiù, fuori della sostituendo sulla nostra fronte. Il pallone- navicella. Quando l' osservatore fa il salto <}re.goscompare dalla nostra fauna aeronau- nel vuoto, non deve pensare a estrarre prima. ~ica e cede il posto a nn altro affare aereo, il paracadute dal suo involucro. Si butta gib.; Bibliote çqE~>ITO ITALIANO - Qualsiasi operazione di ba,,ca
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