- 884 - consistente in una marcia notturna da Co· Ionia a Coblenza. Il Gross II partl per il pri• mo, segulto, a 15 minuti di distanza, dal Parseval II e, a 20 minuti, dallo Zeppelin II nella stessa direzione. A Coblenza le tre navi aeree simularono un attacco della fortezza, la cui sibuazione era indicata da un proiet· tore elettrico. Dopo diverse manOV1'6 al di· sopl'a della città, i tre dirigibili ripresero la via del ritorno. Il Gross Il l:lcese a Colonia l'indomani alle 8, il Pa1·seval Il alle 8,30, e lo Zeppelin II alle 9,30. La manovra riuscl perfettamente. A Parigi nel febbraio 1914 per la prima volta si fecero manovrare delle mitragliatrici 1:1uaeroplani nell'aerodromo di Villa Coublay. Mentre l'aviatore Prévost, il vincitore della coppa Gordon Bennett, guidava l'aeroplano, dal centro del fusellage un capitano metteva in moto la mitragliatrice. Questa era posta nell'ns1:1edel fusellage, cinquanta centimetri circa al disopra cTella linea periferica supe· riore dell'elica, in modo da poter tirare verso il suolo senza toccare il propulsore. Il peso <lolla mitragliatrice orn quello del tipo clas• Hico francese, ossi:i circa 40 chilogrammi. In quell'anno in Francia si assegnavano :illa navigazione aerea 45 milioni ordinari!, in Germania 35 milioni (e 170 straordinari), in Austria 15 (e 40 straordinari), in Ingltil· tona 25 (e 70 straordinari) e in Italia 3 milioni e 145.000 lire, senza nulla cli straor· dinario. Ben poco, dunque, da noi, in confronto degli altri paesi :imici e nemici. Fino da quel tempo, poi, il comandante A. Dolfas si preoccupò di un segno che valesse a fare riconoscere dal basso la nazionalità <legli ae1·oplani. E, fra i tanti mezzi, propose di tingere, nei colori nazionali, le parti inferiori degli aeroplani, come poi si è fatto. La guerra d'oggi. Dopo la guerra Libica, i servizi aerei assunsero un grande sviluppo nell'esercito ita• liano. I giornali francesi e tedeschi esaltarono gli ainti che il velivolo avrebbe potnto rendere ad un esercito in guerra; in entrambi i paesi si aplirono sottoscrizioni pubbliche per offrire aeroplao'i all'esercito. 'l'utto ciò diede un fortissimo impulso all'industria della costruzione degli aeroplani. Si molti• plicarono gli studi diretti a migliorare i tipi esistenti e a crearne di nuovi. ,Lo scoppio dellà guerra europea accelerò il movimento così nel vecchio come nel nuovo continente. Sul principio del 1914 la caaa americana Curtiss dava lavoro a 150 perso· ne; oggi ne im})ioga 6000. Quattro an11i fa occorrevano a questa casa tre settimane pe1· allestire nn velivolo; attualmente essa si trova in grado di produrre due appal'ecchi al giorno. L'industria americana ha fornito alle potenze belligeranti, dopo lo scoppio del grande conflitto, per circa 50 milioni di lire di aeroplani. Non conosciamo con precisione il numero dei velivoli in servizio nei diversi eserciti. Ma, certo, sui varii fronti, essi devono es· sere non meno di 10,000. Il logorìo degli• aeroplani in tempo cli guena è assai grande. Per riparare alle perdite occo1Te costruire un grande numero di apparecchi all'anno. Nella sola Inghilterra l'industria degli. aeroplani tiene occupate molte decine di migliaia di persone. Quando scoppiò il conflitto, tutti trovavano naturalissimo che una squadriglia di velivoli, la quale avesse intrapreso un lungo volo sul tenitol'io tedesco, dovesse perdere la metà delle sue unità prima di anivare a destinazione. Oggi, stormi di 40 o 50 aeroplani volano per ore e ore sull'Alsazia e sul Baden per bombardare Karlsruhe, Friburgo e altre città interne della Germania, e quasi tutti gli apparecchi ritornano incolumi alle loro basi. Le perdite sono cagionate dalle artiglierie antiaeree e dall'incontro con ve• li voli nemici, ma non da cadute prodotte da difetti di costruzione degli apparecchi. Nelle guene balcaniche non si ebbero mai combattimenti tra aeroplani; e da ciò le autorità militali conclusero che l'aviazione era un'arte tanto pericolosa pe1· sè stessa, che non era il caso di aumentarne i rischi con l'uso di mitragliatrici. Attualmente si può dire c_henon passi giorno senza che ci giunga notizia di qualche scontro tra velivoli nemici. L'aeroplano del 1918 è di gran lunga sn periore a quello del 1916. Però i miglioramenti 1·iguardano non tanto la struttura generale degli apparecchi, quanto i particolari di costruzione. In fondo, anche nei veli,·oli Almanacco dello Sport 1919 (LA GUERRA E LO SPORT) 250 PAGINE -- 260 ILLUSTRAZIONI -- LIRE 2,50 R. BEMV0R1\O & FIGLitl, Editori - FIRENZE CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca Biblioteca "-JI,. .,__ -•-• •--
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