( Oon 5 tcwole di figure). g_lllll'lllllll'lllllllllllllrnEv A ohe i nuovissimi mez. = -=: zi di sterminio dovessero ri- =- = durre la durata della gner- - p ra, e, viceversa, una delle -- ~ tante sorprese riservate agli - attori ed agli spetto.tori del = conflitto mondiale, era di _ _ vederlo prolungarsi in ra· ==- lii Il .:::: gione diretta delle meravi- ~111111 111 !11~ glie del progresso. Pitt se ..ne inventano o più la fine si allontana, pili se ne perfezionano e meno il giorno della pace si avvicina. Fucili automatici, cannoni a lunga portata, mortai da 420, sottomarini, gas lagt'imogeni ed asfissianti d'ogni tipo e specie, entrano, di o~a in ora, in azione senza comlune all'agognato epilogo. Ma ciò ohe rende interminabile ]li, guet'l'a è lo sviluppo sorprendente della aereostatioa. Le offese ohe piovono dall'alto nei due campi nemici sotto forma di tonnellate di esplosivi, sarebbero ancor nulla se non ci fosse la continua, intensa, esasperante osservazione aerea, ohe permette cli scoprire colonne di uomini in marcia, di individuare posizioni e cli correggere il tiro delle artiglierie, di prendere a volo istantanee fotografiche di campi di aviazione avversari, o di forti, o dì trincee, istantanee ohe, poi, proiettato sopra lo schermo. sopportano così forti ingrandimenti da per• mettere di esaminare con calma ed a fondo ogni segreto nemico. :Il: questo occhio instan• cabile che toglie qnasi totalmente alla guerra moderna l'elemento sorpresa, è qnest' occhio acnt-0 e peuotrante contro cui non valgono continui spostamenti e masol1eramenti, è quest'occhio paventato e temuto ohe bisogna mettere fra. le 11rime cause ostaoolatrioi di 11uarapida. conclusione. Eppure, se una delle flotte aeree riuscisse a. vincere le altre in numero e potenza, e, i-opratntto, in organizzazione, le cose muterebbero: ::illora qneffa eh' è chinm:ita la qtii-nta arma potrebbe, in pochi giorni, distruggere i centri principali ove il nemico fabbricando proiettili, alimenta la guerra, o, per lo meno, danneggiarli, disgregarli in modo da permettere un'azione combinata delle forze di terra e di mare ohe conducesse subito alla fine. Ma quand'anche non debba arrivarsi a ciò, quand' ancbe questo debba rimanere un sogno degno della fantasia di un "\Yells, uon perchè la navigazione ae1·ea abbia dato il tra• collo alla durata della guerra la malediremo . Senza lo stimolo della immediata necessità, senza le esigenze urgenti dei belligeranti, uon si sarebbero trovate quelle energie e quei mezzi mediante i quali il problema della nerco navigazi.one ha potuto, in soli quattro anni, far tanto cammino quanto non ne fece in cinquanta. A guerra finita il volo umano non presenterà più alcun pericolo e non tarderà, ad entrare nell'uso comune. I tmsporti si compiranno, in ma~ma parte, con gli aeroplani ed i viaggi stessi dalle vie di tei.-ra e di mare si eleveranno a quelle libere e veloci del cielo. · Ogni meraviglia dell'umanità ha il suo martirologio, e se la ferrovia e l'automobile ebbero le loro vittime, se la ferrovia e l'au• tomobile stesse contdbuiscono a prolungar, per conto proprio, questa guerra, o·ffrendo rapidi mezzi di dislocamento alle truppe, nulla di strano ohe il dirigibile e l'aeroplano, alle-vittime di cui si onorarono in tempi di pace, aggiungano quelle, più numerose, offerte loro dal]' eccezionale ora in cui spiega· rono le vele ad un progresso che ci appare fantastico nella sua vertiginosa rapidità. Gli apparecchi odierni di navigazione aerea possono classificarsi in tre grandi categorie: Aeroplani, o apparecchi formati di piani fissi, Ortotteri, o apparecchi ad ali battenti, imitanti il volo degli uccelli, Elicotteri, o appnrecchi sostenentisi per ruezzo di movimenti di elica. Gli aeroplani, alla loro volta, si s11dCREDITO ITALIANO • Qualslasl operazione di banca Rihi " '""'-" -·· ·-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==