Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

356 84. - Foch generaUssimo. niarzo 1918. - Il generale Foch ò nominato generalissimo degli eserciti alleati. [I giomali francesi pubblicarono la notizia il 30 marzo 1918, ma nelle sfere militari e politiche la notizia era conosciuta da vari giorni. Un comunicato ufficiale da Parigi del 8 maggio successivo informava che il Presidente del Consiglio italiano, on. Orlando hn accettato in nome doli' Italia, che il comando in capo clegli eserciti alleati in. ]'rancia sin affidato al generale Foch. Dalla seconda quinclicina d'aprile tmppe italiane si' trovavano in Francia (vedi pih avanti al n. 87)). 85. - Un notevole discorso di Pasic : la formazione di uno Stato jugo-slavo. 31 marzo 1918. -A Corfù, il ministro Pasic parlando alla Scupcina espone il pensiero del Governo Serbo sulla questione delle nazionalità oppresse dall'Austria e reclama la formazione di uno Stato jugo-slavo strettamente legato all'Italia. Il popolo serbo che fece i maggiori .ia· orifici e elette le più_ grandi prove della sua lealtà e della sua fedeltà verso gli alleati, può esser certo che i suoi sacrifici non saranno vani e che i suoi ideali saranno rea• lizza.ti se esso continuei.'à a dare in avvenire prove delle sue virtù militari e civili, e se 1·imanà immune come nel pas~ato, dagli intrighi che hanno lo scopo di disLrnggere la sna concortlia e la sua unione per la difesa degli interessi del no,stro popolo che porta tre nomi, ma che non è che una nazione. I nostri alleati non waucheranno di acqui- .stare la convinzione che i'popoli dell'AustriaUngheria non possono essere liberi e 1ffia pace durevole non può essere garantita, finchè que.- sti popoli vivranno nello stato degli Absbu.r• go, il quale di popoli già liberi fece schiavi dei tedesco-ungheresi ed impedì U loro sviluppo sottoponendoli allo sfruttamento germano-magiaro. Il germanesimo si urtò contro la patria serba nella sua spinta ver!!o oriente e solo uno f!tato unito di serbo-croati e sloveni strettamente legato all'Italia può sbarrare la stra(ln, all::t spinta tedesca verso l'oriente e l'Adriatico Jlllr cooperando al ri1Stahliinrnnto di 11na pace giust11,e duratura. :Noi u i nostri 11,lluati uon domamliamo paesi stranieri. Domandiamo solo ciò che ci appnrtiene per diritto. Domandiamo la abolizione della schiavitù dei popoli, come fu Roppressa quella delle persone, domandiamo l'uguaglianza fra tuttè le nazioni grandi e , piccole, la fratellanza e l'uguaglianza di tutte le na1.ionalità, la fondazione di uno Stato libero cli tutti gli j ago-slavi riuniti, la retrocessione dell'Alsazia e Lorena alla Franchi e il ristabilimento completo del Belgio indipendente, il ristabilimento del regno di tutti gli czechi nonchè di quello di tutti i polacchi, l'unione degli italiani con l'Italia, dei romeni colla Romania, dei greci con la Grecia, tutto ciò costituendo la pit1 grande e la più salda garanzia di una pace internazionale giusta e duratura. Reclamiamo dunque ciò che deve realizzarsi presto o tardi e, se non dopo questa guerra, dopo una Huovu effusione <li sangue, poiché ciò è inerente al progresso della civiltà e clell' umanitit. 86. - Il convegno delle nazionalità oppresse dall'Austria. Il Patto di Roma. 8-10 aprile 1918. - A Roma, in Campidoglio si radunano le delegazio11i delle nazionalità soggette in tutto o in parte al dominio dell'AustriaUngheria per affermare i loro priucipi per una azione comune. Nella seduta finale è letto un messaggio e sono approvate all'unanimità importanti risoluzioni: notevolissime quelle cho riguardano i rapporti fra la nazione italiana e la nazione jugo-slava. [Gli articoli riguardanti le relazioni italojugoslave erano stati concordati a Londra sin dall' 8 marzo tra il presidente del Comitato j ngoslavo dott. A. Trumbic e l'on. Torre delegato del Comitato parlamentare italiano per l'intesa tra i popoli soggetti ali' Austria, ma non erano stati pubblicati]. lL MESSAGGIO. I delegati che hanno risposto all'invito del Comitato italiano per l'accordo fra i po• poli soggetti all'Austria-Ungheria: czeco-alovacchi, polacchi, romeni e jrigo-slavi (serbi, croati e sloveni) insieme 'ai rappresentanti delle Nazioni alleate, si sono radunati il giorno 8 a.prile a conferenza in Roma nel Campidoglio, ed hanno formulato ad unanimi~à le dichiarazioni seguenti: CREDITO ITALIANO • Qualsiasi operazione di banca Bibliotevc 1 B1a11Lu

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